Porto e trasporti

In diretta streaming su primocanale.it Appuntamento annuale con l'assemblea di Spediporto alla Borsa di Genova
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GENOVA - "Per una logistica inclusiva e responsabile, a new green blue deal per Genova" è il titolo dell'assemblea annuale di Spediporto, alla Borsa di Genova. Un'occasione, come sempre, per tracciare le linee di azione della categoria e per stimolare le istituzioni locali e nazionali a dare risposte su alcune tematiche chiave. Il titolo dell'assemblea "rappresenta l'espressione concettuale di un cambio di paradigma indispensabile per il settore ma anche per lo sviluppo futuro di Genova" ha spiegato il presidente di Spediporto Andrea Giachero, di fronte alla platea gremita. "I cambiamenti rapidi radicali degli scenari economici nazionali ed internazionali sono stati infatti acuiti negli ultimi anni dalle tensioni geopolitiche, dalla guerra in Ucraina al neo conflitto mediorientale. La crisi del Mar Rosso è solo l’ultimo tassello di un puzzle complesso che coinvolge a pieno titolo settore marittimo, nel 2023 interessato in Europa e anche nella nostra regione, da cali generalizzati del traffico contenitori.

SERVE UNA FONDAZIONE PUBBLICO PRIVATA PER LA GREEN LOGISTIC VALLEY

Serve dunque una svolta che possa offrire concrete possibilità di sviluppo ed è inevitabile che possa venire in connessione con il territorio. La necessità di una rapida attuazione della zona logistica semplificata è dettata proprio dall’esigenza di offrire un supporto alla manifattura, alla produzione e rendere soprattutto più appetibili per gli investitori gli spazi a disposizione. In questo senso si inserisce pienamente la progettualità della Green logistic valley, promossa già da tempo e che in quest’occasione viene ulteriormente sostenuta con l’idea della creazione di una fondazione in partecipazione tra pubblico e privato: si tratta di un esempio perfettamente calzante di come si può stare disegnare in modo logistico grazie a una connessione con il territorio e sfruttando le opportunità che la agevolazioni fornito dalla zona logistica semplificata, dalle zone doganali intercluse, possono offrire" ha precisato il direttore generale di Spediporto Giampaolo Botta

Scendendo più nel dettaglio ci sono alcune password che, a nostro giudizio, devono guidare l’azione di chi fa impresa. Inclusività, innanzitutto, che è una delle espressioni più significative della Green Logistic Valley, intesa nella duplice accezione di inclusione come collegamento tra il porto e la città e di partecipazione attiva da parte di chi vive in Valpolcevera e anche dei soggetti fragili che più difficoltà hanno nell’accedere al mondo occupazionale. Ecco perché si parla anche di una progettualità che vuol dire partecipazione.

La responsabilità, anch’essa declinata su un doppio binario, da parte di chi progetta e investe e del territorio, che interagisce con chi decide di puntare sul rilancio di una zona così importante della città. Senza dimenticare il ruolo determinante della tecnologia, elemento ormai imprescindibile per lo sviluppo, per rendere le imprese competitive e che dovrà essere anch’essa inclusiva perché aiuta e supporta le idee che possono arrivare davvero da chiunque. Iniziative imprenditoriali che sono connotate da due colori: il verde, il green della sostenibilità ambientale, sociale, della governance, seguendo i concetti espressi dall’acronimo ESG e il blu del mare, il mondo a cui si legano logistica e trasporti. Un “ponte” per unire Genova e il suo porto, l’universo marittimo con le nuove realtà che andranno ad insediarsi in Valpolcevera.

SOSTENIBILITA' E RESPONSABILITA': UN NUOVO PATTO TRA CITTA' E PORTO

Nel corso della prima tavola rotonda, dal titolo “Ambiente, sostenibilità, responsabilità”, l’obiettivo è quello di scendere più nel dettaglio sulle password del progetto Green Logistic Valley; espressioni che rappresentano anche un nuovo modo di fare logistica, che dovrà diventare essenziale per il nostro mondo. La tutela dell’ambiente deve rappresentare un asset progettuale centrale, ma accanto ad essa le iniziative che vengono intraprese, come la Green Logistic Valley, devono essere sostenibili, non solo economicamente ma anche socialmente. Questo aspetto si collega alla parola responsabilità, che deve riguardare il territorio ma anche e soprattutto chi investe, chi fa impresa e che prende un impegno ben preciso verso la comunità interessata dalla progettualità. Il tutto in un quadro complessivo identificato con la struttura giuridica della Fondazione e con il supporto di chi opera e amministra questa porzione così importante di città.

ZONA LOGISTICA SEMPLIFICATA, AREE E ILVA E RILANCIO DELL'AEROPORTO

La seconda tavola rotonda, attraverso le parole green blue deal, vuole siglare un ideale patto tra porto e città, un’unione non solo ideale ma concreta tra le banchine e il territorio immediatamente retrostante. Il verde della val Polcevera e il blu del nostro mare. Un affresco che si va a comporre con lo scopo di offrire nuove opportunità di sviluppo per Genova e vestire la città con i colori della tecnologia, dell’innovazione, ma anche della sostenibilità ambientale, dell’inclusione sociale e della responsabilità verso il territorio. E’ indispensabile, dunque, valorizzare il ruolo strategico delle ZLS per sostenere le imprese manufatturiere e, in generale, tutti i settori produttivi. La piena attuazione garantirebbe effetti positivi per il territorio, sul piano occupazionale e di sviluppo futuro, supportando anche progettualità importanti come il rilancio dell’aeroporto, un proficuo utilizzo delle aree ex Ilva e, appunto, iniziative ad ampio raggio come la Green Logistic Valley".