GENOVA - Si è conclusa "Connessa", la seconda tappa del percorso Genova Futura. Per la comunità del Pd genovese è stata l’occasione per confrontarsi con la città sui temi della digitalizzazione, delle opportunità e delle sfide che essa pone al mondo del lavoro, del ruolo del Porto e delle infrastrutture nello sviluppo futuro della nostra città.
Durante l’incontro sono stati diversi gli interventi, di ricercatori, tecnici, rappresentanti del mondo del lavoro e della politica.
"Discutere oggi di digitale e di infrastrutture è fondamentale per il futuro della Liguria e di Genova: ci sono opere e finanziamenti importanti che si possono concretizzare con il Pnrr e con gli altri strumenti europei. Anche l’intelligenza artificiale, su cui ho lavorato direttamente al Parlamento Europeo, nella città dell’Iit è un tema che apre molte opportunità per il lavoro e il miglioramento della vita dei cittadini" dichiara il capodelegazione del Partito democratico al Parlamento Europeo, Brando Benifei.
"Genova ha un grande potenziale di sviluppo. L’Iit, centro d’eccellenza che attira talenti da tutto il mondo, ha un rapporto sinergico con la città che deve essere tutelato e alimentato al fine di generare un circolo virtuoso. Una rete di trasporti efficienti e sostenibili, servizi per le famiglie dei ricercatori che si trasferiscono qui e, in generale, una cultura dell’inclusività, della parità di genere e dell’apertura alla differenza sono tutti obiettivi da perseguire per garantire un contesto fertile per la crescita di realtà come l’Iit e di Genova". Spiega Chiara Bartolozzi, ricercatrice senior dell’Iit – Istituto Italiano di Tecnologia.
"Il Porto di Genova rappresenta ancora oggi l'industria più importante della nostra città. Il rapporto fra i due, non sempre facile, in passato è stato favorito dall’enorme mole di lavoro offerta alla comunità genovese. Oggi servono nuove modalità, più attente alle esigenze reciproche. Occorre un’approfondita valutazione del mercato internazionale e delle esigenze di una città che cambia in fretta per giungere a una pianificazione strategica capace di garantire sviluppo e benessere" riflette Gian Enzo Duci, Vicepresidente di Conftrasporto.
"I lavoratori della Compagnia Unica non sono mai stati realmente coinvolti nella pianificazione delle attività del Porto di Genova. Credo che uno sviluppo sostenibile passi anche dal coinvolgimento al tavolo delle decisioni di tutti gli attori presenti in questa realtà, non solo quello dei grandi investitori. Le enormi sfide che ci troviamo ad affrontare, dall’automazione dei processi di controllo alle vicende geopolitiche che oggi influiscono pesantemente sul traffico delle merci nel nostro Porto, richiedono partecipazione e condivisione, per consentire uno sviluppo che garantisca benessere diffuso per tutti i lavoratori del Porto e per la città nella sua interezza" aggiunge Luca Ledda, Viceconsole della CULMV.
Le conclusioni sono state affidate al Segretario Metropolitano Simone D’Angelo. "Sono molti gli spunti emersi dalla discussione di questa mattina necessari a una riflessione sul futuro di Genova” afferma il Segretario. “Innovazione, digitalizzazione e infrastrutture devono essere messe a disposizione di un progresso sociale e impiegate per garantire un maggiore benessere per l’intera comunità. Nel percorso di costruzione della Genova del futuro il Partito Democratico di Genova si fa carico di quel ruolo di ascolto a cui oggi - come denunciato dagli ospiti - le istituzioni vengono meno, chiamando al tavolo della discussione e del confronto le varie anime della città".
IL COMMENTO
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