Porto e trasporti

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Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno lanciato attacchi contro postazioni dei terroristi Houthi in Yemen dopo che i miliziani hanno sfidato il monito a non proseguire i loro raid nel Mar Rosso. "Il nostro obiettivo resta quello di allentare le tensioni e ripristinare la stabilità nella zona", hanno affermato in una dichiarazione congiunta i governi di Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Bahrein, Canada, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Nuova Zelanda e Corea del Sud. "Ma il nostro messaggio sia chiaro: non esiteremo a difendere vite umane e a garantire il libero flusso del commercio in una delle vie navigabili più critiche del mondo, di fronte alle continue minacce".

La preoccupazione che i terroristi che stanno tenendo sotto scatto il Mar Rosso e il canale di Suez possa diventare una crisi del commercio globale, sta aumentando di giorno in giorno.

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Le crescenti tensioni geopolitiche in Medio Oriente stanno creando enormi problemi e i porti del Mediterraneo stanno iniziando a subire i primi danni. Intanto il World Container Index di Drewry, una società indipendente di ricerca e consulenza nel settore mercantile, ha segnalato un aumento del costo questa settimana del 15% a 3.072 dollari.

I rincari maggiori sui box spediti dall’Asia verso l'Europa ed il Mediterraneo: da Shanghai a Rotterdam +115% a 3.577 dollari, da Shanghai a Genova +114% a 4.178 dollari.

"Stiamo osservando un aumento dei costi dei noli dei container, di viaggi per quanto riguarda il costo del carburante e del personale commenta all'agenzia Adnkronos Alberto Rizzi, esperto di geo-economia dell'European Council on Foreign Relations - e anche una forte crescita per quanto riguarda i costi delle assicurazioni per le navi sia per quelle che attraversano il Canale di Suez - che è la principale rotta che collega l'Europa all'Asia - ma a cascata vale anche per altre rotte"