GENOVA - Due gli impegni presi da Alternativa c'è e Forza Italia e un dibattito aperto più che mai quello sul tema lanciato dall'editore di Primocanale, Maurizio Rossi, nonché membro della commissione trasporti del Senato della XVII legislatura, sulla "mancanza di continuità territoriale" per Genova a causa di una infrastruttura autostradale costellata di cantieri e scambi di carreggiata e di una rete ferroviaria "monobinario". Con questa situazione, l'Aeroporto Cristoforo Colombo di Genova diventa indispensabile per consentire a genovesi (e ai liguri) di poter raggiungere in tempi giusti le destinazioni più disparate, siano per motivi lavorativi o turistici. Dal 2016 Rossi ha sempre posto all'attenzione dei politici e non solo la necessità di questo tema. La legge finanziaria numero 432 approvata il 31 dicembre all’articolo 1 commi 953/954/955 riconosce a Trieste e Ancona la “mancanza di continuità territoriale”, finanzia 6 milioni di euro a testa (di cui il 50% delle relative regioni) e autorizza bandi tra i vettori aerei per i collegamenti con Roma, nazionali e internazionali”. Ma non c'è Genova e non è stato pensato di creare misure ad hoc nemmeno nel 2018, quando il crollo di Ponte Morandi causò mesi e mesi di disagi, con la viabilità 'spezzata' e un danno economico notevole.
Dello stesso parere è il senatore Mattia Crucioli, che ha risposto all'editoriale scrivendo "Non posso che concordare con te, aggiungendo che trovo scandaloso - nel merito e nel metodo - l'accordo che Governo, Regione Liguria e Comune di Genova hanno concordato per gli indennizzi infrastrutturali - che giudico incerti, irrisori ed addirittura offensivi - dovuti da Aspi alla nostra città per il crollo del Ponte Morandi e per gli ormai cronici disservizi sulle nostre autostrade". E da lui arriva un impegno per il futuro.
"Da oggi in poi presenterò a ripetizione in tutte le occasioni il medesimo emendamento finalizzato ad inserire anche Genova tra le città da agevolare per assenza di continuità territoriale"
"Ove non fosse accolto, sarà comunque utile per far capire ai genovesi quali sono i partiti che tengono realmente a risolvere i loro problemi".
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Solidali all'appello anche i deputati di Forza Italia Roberto Cassinelli e Roberto Bagnasco che hanno osservato: "Il mondo è cambiato, si sono affermate le low cost e molti vettori si sono alleati dando vita a nuovi gruppi che possono rappresentare una opportunità per l’aeroporto Cristoforo Colombo. A conti fatti, bisogna aprire alla concorrenza sulla scorta di quello che succede in altre parti d'Europa".
"Bisogna assicurare il diritto alla mobilità dei liguri e questo ha un costo"
Aeroporto, Forza Italia risponde all'appello di Rossi - L'APPELLO
Il confronto con i cugini d'oltralpe è immediato, specie con l'aeroporto di Nizza. "La Francia ad esempio spende ogni anno per i 345mila abitanti della Corsica 80 milioni di euro. La Liguria resta la regione più penalizzata in assoluto per quanto riguarda le infrastrutture e i collegamenti. L’aereo può e deve essere determinante per viaggiatori e merci e in tale contesto il riconoscimento della cosiddetta ‘continuità territoriale’ è un punto di non ritorno". E anche qui è arrivata una chiamata agli altri parlamentari liguri.
"Forza Italia lancia un appello per riassumere le idee di tutti in un documento con una interrogazione al ministro Giovannini ed emendamenti al prossimo decreto sostegni".
"Il concetto della continuità territoriale per la Liguria non ha trovato spazio nell’ultima legge di Bilancio, mentre località come Trieste e Ancona hanno sfruttato al meglio la situazione. I tempi sono strettissimi e dobbiamo intervenire tutti come un sol corpo, altrimenti la Liguria rischia di perdere il treno della ripresa economica, una volta per tutte", hanno osservato, riprendendo le istanze avanzate dall'editore Maurizio Rossi.
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C'è poi lo sgomento da parte di Camera di Commercio e di tutte le categorie che in Liguria fanno i conti quotidianamente con le difficoltà per spostarsi. "Ciò che è importante é che bisogna riuscire a presentare proposte ed emendamenti che possano porre rimedi a questa ingiustizia per il nostro territorio e quello che stiamo attraversando", ha osservato il segretario generale della Camera di Commercio Maurizio Caviglia. "La settimana scorsa abbiamo incontrato il direttore di Ancisa e abbiamo avuto la possibilità di fare delle lamentele anche tenendo in considerazione le difficoltà del nostro territorio. Abbiamo chiesto attenzione anche per quanto riguarda la sicurezza durante i lavori di manutenzione, perché la sicurezza è prestazionale e deve essere osservata prima, durante e dopo l'intervento per capire se ci sono migliori o peggiori condizioni di sicurezza."
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