Porto e trasporti

Superba aveva presentato una istanza di autotutela, perché non convinta della bontà del trasferimento della Via a Roma, dalla Regione
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GENOVA - Trasferimento dei depositi costieri da Genova Multedo a ponte Somalia, rinviato di cinque giorni per indisposizione del presidente (ha dichiarato dal sindaco di Genova Marco Bucci), il comitato tecnico regionale previsto per oggi, che deve dire, per la seconda volta dopo la bocciatura di agosto, se le integrazioni presentate da Superba sul piano di sicurezza sono sufficienti per promuovere il progetto.

Intanto si potrebbe profilare un possibile, ma non ancora certo, allungamento dei tempi di circa 9 mesi, dettato dalla necessità di riniziare da capo una procedura che era stata avviata a livello regionale e che ora è stata invece confermata a livello nazionale.Questa la possibile conseguenza del fatto che la la Via, valutazione di impatto ambientale, sul progetto di traferiremo dei depositi costieri da Genova Multedo a ponte Somalia, nel porto di Sampierdarena, resta a Roma (GUARDA IL DOCUMENTO). Un aspetto che l’azienda Superba aveva già contestato, presentando una istanza di autotutela, per aver chiarezza sulle competenze, dopo che era già stata avviata la richiesta di Via regionale, in quanto sembrava inizialmente che dell’organo locale fosse il compito di valutare. Il nocciolo della questione era, come spiegato da Guido Ottolenghi di Superba a Primocanale (LEGGI QUI) se il progetto costituisse una variante al piano regolare portuale o un “semplice” adeguamento tecnico funzionale. 

IL COMMENTO DI SUPERBA: "GIUDIZIO POSITIVO"

La lettura che invece dà Guido Ottolenghi, amministratore delegato di Pir, e presidente di Superba, non è negativa: "Il documento del MASE (Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica), che risponde alla richiesta di autotutela di Superba, a noi pare essenzialmente positivo, premesso che anche noi dobbiamo approfondirlo meglio con un legale che ne capisca gli aspetti più sottili, e che speriamo di essere chiamati per meglio comprendere l’approccio che il MASE e la Regione intendono adottare per il prosieguo. In particolare, in positivo il MASE ha chiarito che non mette in alcun modo in dubbio le conclusioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLP – in cui si attesta tra l’altro che i carichi ambientali non aumenta e ai cui lavori il MASE ha peraltro partecipato con parere favorevole), né l’Adeguamento Tecnico Funzionale (ATF), e che dunque intervengono in relazione ai soli temi ambientali. In tale contesto, perciò, precisano di utilizzare il termine “Variante al PRP” nel senso generale che ricomprende l’ATF stesso oltre alla variante stralcio e alla variante localizzata del PRP. Inoltre, in nessun passaggio della lettera si indica la VIA come strumento prescelto per le residue attività di valutazione ambientale, cioè, ci pare, il MASE si riserva di decidere quale strumento di valutazione ambientale perseguire. Non capiamo invece bene il richiamo che fa il MASE al fatto che la Regione avrebbe classificato le opere infrastrutturali previste dal progetto (binari, tubazioni, impianto antincendio di banchina) tra quelle atte a considerare il progetto simile a un nuovo terminal marino, come ad esempio la diga o una piattaforma offshore. Se così fosse anche tutti i precedenti ATF adottati a Genova, o semplicemente il progetto di mettere un nuovo binario o una nuova gru in qualunque banchina del porto, avrebbero dovuto sottostare a una verifica ambientale nazionale a pena di nullità, né ci pare che la Regione avesse fornito questa valutazione così netta. Sono temi che spero potremo approfondire in modo collaborativo con le amministrazioni, ma che al momento non ci sembra mettano in discussione l’impianto procedurale sin qui seguito dalle amministrazioni interessate."

IL SINDACO BUCCI: “CONFERMATA CHE PROCEDURA DI AUTHORITY È GIUSTA”
Il sindaco di Genova Marco Bucci vede "un messaggio positivo" nella lettera, inviata dal ministero dell'ambiente che ribadisce la competenza nazionale sulla Valutazione di impatto ambientale per il progetto di trasferimento dei depositi chimici. "La lettera l'abbiamo chiesta noi e leggendo attentamente contiene un messaggio molto positivo - spiega Bucci a margine di una conferenza stampa - e cioè la conferma che la procedura scelta dall'Autorità portuale, ovvero quella dell'adeguamento tecnico funzionale e non della variante al Piano regolatore, è stata giusta". Il primo cittadino, inoltre, ha commentato la conferma della Via nazionale e non regionale: "La competenza della Via la decide il ministero, rispetto la decisione - ha detto - è logico che verrà valutata la compatibilità con gli altri progetti che riguardano il porto. Ci saranno sicuramente tante prescrizioni da seguire, come è giusto che sia, come già ci sono a Porto petroli". Per Bucci, comunque "portare quella roba via da Multedo è ben fatto - ha concluso - il problema è che tutti quelli che dicono che è una cosa ben fatta spostarli poi non ci dicono dove metterli. Qui c'è una proposta operativa. Se ne arriva un'altra, siamo i primi a volerla esaminare e, se ha senso, cambiamo rotta immediatamente. Ma, per ora, l'unica proposta operativa dentro il porto di Genova, è quella".