GENOVA - Tutti d'accordo ma tutti contro: ogni forza politica che compone il Consiglio Comunale di Genova vuole lo spostamento dei depositi costieri da Multedo ma la mozione presentata dal consigliere di maggioranza Paolo Gozzi (Vince Genova) per ribadire quest'intenzione da parte del comune ha creato scintille in aula. I partiti di minoranza hanno abbandonato l'aula durante il voto ad eccezione di Uniti Per La Costituzione e il Pd ha motivato la scelta parlando di "estrema arroganza di un’amministrazione che si sottrae al dialogo e alle proprie responsabilità gettando fumo negli occhi di chi da anni chiede risposte".
Gozzi ha spiegato che l'obiettivo della mozione è quello di contrapporre "un'accelerazione delle decisioni politiche alle necessarie procrastinazioni temporali che richiedono i rilievi tecnici". Il Comitato Tecnico Regionale (composto da Vigili del fuoco, Capitaneria di Porto, Arpal, Asl, Inail, oltre a Comune di Genova e Regione Liguria) ha infatti bocciato il progetto di spostamento da Multedo a Ponte Somalia a Sampierdarena presentato da Superba, una delle due società proprietarie dei depositi insieme a Carmagnani, per problemi di sicurezza. La società, controllata dal gruppo Pir, avrà quindi tempo fino a domenica per presentare un piano alternativo e a quel punto il Ctr avrà a disposizione altri 50 giorni per le verifiche. Ma a rallentare ulteriormente le operazioni è stato il passaggio dalla richiesta di una Valutazione di Impatto Ambientale (Via) regionale ad una nazionale, con la competenza che passa quindi al Ministero dell'Ambiente allungando i tempi.
Tra i principali promotori dello spostamento a Ponte Somalia c'è il sindaco di Genova Marco Bucci. Ariel Dello Strologo (Genova Civica), dopo aver parlato di una vera e propria "sorpresa di dover discutere una mozione del genere dove si chiede qualcosa che è già stato approvato dal consiglio all'unanimità", ha lanciato una stoccata proprio al primo cittadino dichiarando che la mozione ha rappresentato "un tentativo di mettere in difficoltà l'opposizione riportando l'eterno argomento che la minoranza non vuole i depositi costieri ma ad essere in difficoltà è il sindaco perché la sua scelta non sta portando ad un risultato positivo".
"La posizione di Genova Civica, come quella di altre forze della minoranza, è che l'opzione zero non sia percorribile - spiega Dello Strologo -. La chimica è un comparto fondamentale del porto di Genova, deve trovare una collocazione all'interno del porto. Ci sono già diverse realtà imprenditoriali che operano nella chimica nel porto di Genova, si tratta di trovare una collocazione anche a Superba e Carmagnani. Certamente non rinunciare, perché farebbe fare un passo indietro importante dal punto di vista dell'offerta commerciale al porto. Quello che noi contestiamo è che si possa pensare ad una visione del porto di Genova solamente dedicata ai container con un unico grande terminal che poi comprime tutte le altre attività, che è anche un rischio dal punto di vista imprenditoriale".
Niente opzione zero per Genova Civica, così come per la maggioranza col sindaco Bucci che l'ha definita una "rinuncia ad essere il primo porto del Mediterraneo" (LEGGI QUI) e Paolo Gozzi per cui "si inserisce in un solco di deindustrializzazione della città che noi vogliamo non solo contrastare ma invertire". Tra le fila dell'opposizione invece c'è chi la ritiene una soluzione percorribile come Fabio Ceraudo del Movimento 5 Stelle: "Ci troviamo con una città che ha una conformazione molto diversa dalle altre dove ci sono questo tipo di impianti, dove il porto è molto lontano e allo stesso tempo dove le lavorazioni non sono di questo genere, cioè non conformi" attacca il capogruppo dei pentastellati. L'opzione zero però rischia di pesare soprattutto sui lavoratori: "La soluzione è che la Regione se ne prenda carico, non parliamo di un grosso numero - spiega Ceraudo -. Devono essere tutelati ma il primo punto deve essere la sicurezza della città e dei cittadini. Bisogna capire se questi impianti sono veramente necessari o se c'è l'opportunità di metterli in sicurezza all'interno del porto e per il momento la risposta è stata no".
Il sindaco Bucci ha ribadito che non intende "fare retromarcia": "L'iter si allunga di sei mesi? Non è un buon motivo per mollare e venerdì parleremo con il ministro (dell'Ambiente ndr) Pichetto Fratin - ha dichiarato in aula -. Ho tempo fino al 2027, la fine del mio mandato, per riuscire a spostare i depositi e se non ci riesco spero che qualcuno lo farà dopo di me". Poi ha attaccato la minoranza: "ha dato un pessimo spettacolo non partecipando al voto, lo considero un atto vergognoso nei confronti della città - ha dichiarato -. È permesso ma i cittadini si aspettano che i rappresentanti prendano delle decisioni, non che si astengano dal decidere". Le forze di opposizione hanno presentato cinque ordini del giorno che chiedevano di trovare altre collocazioni rispetto a Ponte Somalia ma sono stati tutti bocciati. La decisione però è di competenza dell'Autorità di Sistema Portuale, che aspetta l'esito dei verdetti tecnici.
Nei giorni scorsi Primocanale ha dedicato spazio al dibattito sul destino dei depositi costieri (Leggi qui). Chiara la posizione di Guido Ottoloneghi, l'amministratore delegato di Pir e presidente di Superba ha detto: "Andiamo avanti" (Leggi qui). Mentre i cittadini di Sampierdarena dicono: "Sì all'opzione zero" (Leggi qui).
IL COMMENTO
Grazie dei consigli, caro Principe
Il Pd ha i voti e i giovani forti, ma restano i “parrucconi”