Quando si parla di queste cifre (465 milioni di euro) tremano i polsi ma bisogna capire molto molto bene se questi enormi investimenti che arrivano dal Governo, saranno ben utilizzati e in quali tempi perché ne va della vivibilità dei prossimi 30 anni della nostra città.
Non ce ne vogliano Bucci e Campora, assessore competente, è legittimo da parte nostra organo di informazione dubitare e domandare stante la storia di tutte le opere pubbliche che riguardano il territorio che hanno attraversato diverse amministrazioni.
Siamo fermi sul sistema autostradale devastato, sulle opere ferroviarie su cui si attende con molta attenzione un chiarimento verso fine mese quando si incontreranno nuovamente e dovrebbero sciogliere i “nodi” e comunicarcelo, l’Ad di Ferrovie Ferraris (genovese doc) con il sindaco Bucci (ma ne parleremo in altro commento).
Ora si deve parlare del TPL trasporto pubblico locale che dopo anni di dibattito sta per prendere il via e diventa uno dei punti fondamentali per il futuro della Superba ma non è consentito sbagliare progetto.
Lunedì 17 gennaio la giornata di Primocanale è dedicata integralmente a questo argomento e alla sera dalle 21.00 Matteo Cantile, direttore di testata condurrà la trasmissione 'Il programma elettorale di Primocanale', si tratta di una produzione nella quale andiamo a cercare di sviscerare temi specifici che riteniamo fondamentali per il futuro della nostra città. Temi che facciamo dibattere dai soggetti interessati e dalle forze politiche di maggioranza e opposizione.
Anticipo alcuni temi che si devono trattare ed essere capiti a fondo.
Il Comune di Genova qualche anno fa ha partecipato ad un bando nazionale proponendo investimenti per migliorare l’efficientamento del sistema TPL migliorando anche la qualità ambientale del trasporto pubblico che vuol dire primariamente autobus elettrici e metropolitana. Nel tempo si sono succedute diverse ipotesi, tram, filobus, autobus elettrici, monorotaie in Valbisagno.
Un primo progetto del Comune è stato rimandato indietro al mittente dal Governo perché considerato carente di alcuni parametri, poi consegnate le integrazioni, è stato accettato ma su alcuni punti potrebbe ancora essere modificabile.
Dal Ministero ci sono ancora dubbi su talune proposte considerate troppo avveniristiche per città così grandi come Genova.
Tutta la partita elettrica deve fare i conti anche con una città stretta e lunga con diverse parti in salita dove i consumi elettrici sono enormemente superiori.
Mi dispiace che tutto il progetto che sembra oggi “chiuso” senza essere passati da una comunicazione continua tanto che questo dibattito potrebbe essere quasi inutile e tardivo ma non pensavamo che fossimo ormai così avanti.
Il compito comunque di critica e controllo dovrebbero averlo primariamente i partiti di opposizione che forse sono “disattenti” o superficiali e per certo non svolgono bene il loro compito pensando primariamente ai loro litigi interni.
Quello che voglio dire all’amministrazione è che da questo investimento deriva buona parte della vivibilità futura della nostra città.
Siamo stati tutti poco coinvolti, c’è’ stato un totale abbandono dell’informazione e poca condivisione e ho saputo solo in questi giorni che ci sarebbero altri nuovi progetti che verranno presentati per richiedere ulteriori finanziamenti che riguarderebbero altre zone a partire dalla Valpolcevera ad oggi poco o nulla coinvolta nel progetto. Ma più che i progetti sinceramente che paragono alle “parole” vorrei vedere fatti concreti e tempi di realizzazione certi.
I progetti finanziati riguardano quanto segue: 465 milioni di investimenti, 1/3 destinati ad Autobus e materiale rotabile, 2/3 opere civile infrastrutture. I mezzi su cui verranno investiti circa 170 milioni di euro, dovrebbero essere filobus che utilizzano attuali cavi aerei ma in diverse tratte potrebbero procedere autonomamente anche senza fili collegati grazie a batterie. Altri autobus oltre alle ricariche notturne nelle varie “rimesse” potrebbero anche ricaricarsi ad alcune fermate in tempi rapidi, qualche minuto consentendo pare una autonomia notevole.
INVESTIMENTI INFRASTRUTTURE - Nuova Rimessa Gavette di Staglieno che oggi è scoperta e che diventerà coperta con sopra impianti sportivi: nuova Rimessa dello stadio Carlini di corso Europa che verrà completamente rifatto con rimessa sotto terra e sopra verrà rifatto il campo sportivo; Area Campanule, parcheggio e interscambio auto/bus in zona uscita autostrada di Nervi. Esci dall’autostrada parcheggi l’auto e prendi l’autobus che ti porta in centro.
Val Bisagno: nuova rimessa e parcheggio interscambio in Val Bisagno dove ora c’è’ la sede di Amt che diventerà’ una struttura di 5 piani con parcheggio interscambio, ricovero mezzi, uffici. Anche in questo caso esci dall’autostrada a Genova Staglieno parcheggi le auto e prendi autobus.
STAZIONE METRO CORVETTO - Sarebbe stato già approvato pochi giorni fa il finanziamento di circa 50 milioni di euro per la costruzione della fermata Corvetto che sarebbe posizionata in Via S.s. Giacomo e Filippo sul lato destro poco dopo la fermata attuale dell’autobus. Stazione sotterranea. Amt sarà soggetto fondamentale per “supporto tecnico e progettazione” e diventerà di fatto il gestore di tutto il nuovo sistema e per questo partecipa attivamente al progetto.
NUOVE PROPOSTE E PROGETTI - Vi sono anche già in divenire altre proposte da fare al Governo per finanziare nuove tratte fuori dall’attuale investimento come la metro in Valbisagno. Sulla Val Bisagno c’è ancora da chiarire come verrà servita in quanto inizialmente si riteneva di fare un progetto dove ci sarebbe stato uno scambio mezzi da Brignole verso Molassana con Sky Tram su monorotaia mentre oggi si ritiene di poter ottenere un proseguimento della metro andando in superficie con binari evitando il cambio di mezzo.
Estensione metro sino a Fiumara: con un progetto tutto da approvare e finanziare che prevederebbe una metro sotterranea da Di Negro, Cantore, Sampierdarena, Fiumara. Costo previsto di circa 600 milioni.
Collegamento Aeroporto/ Stazione Ferroviaria/ Erzelli. La Stazione dovrebbe essere spostata dall’attuale progetto di circa 100 metri per avere tutto “ in linea” anche se detto cambiamento modifica i piani già previsti da Rfi FS Con dubbi sulla fattibilità’ e tempi.
VALPOLCEVERA, denominato quinto asse, sarebbe un “Project” che vedrebbe insieme Siemens e Iren e sarebbero Autobus elettrici ricaricabili anche a fermate che percorrerebbero tutta la Val Polcevera ma e’ un progetto tutto ancora da definire e finanziare.
Maurizio Rossi, membro commissione Trasporti del Senato XVII legislatura
IL COMMENTO
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