
GENOVA - Siamo giunti alla sesta puntata della nostra inchiesta sul rapporto tra porto di Genova e città (GUARDA QUI TUTTE LE PUNTATE), tema sempre seguito con attenzione da Primocanale e lanciato qualche anno fa dal nostro editore Maurizio Rossi, poi confermato nella sua importanza di recente dalla presidente della commissione europea in visita a Genova (LEGGI QUI). Oggi andiamo di nuovo dall'altra parte delle "barricate", cioè in porto. Dopo aver ascoltato dall'ingegner Gian Giorgio Parodi, esperto di inquinamento industriale, le fonti maggiori di inquinamento (LEGGI QUI) e dopo una prima replica di Alberto Amico dei cantieri Amico & Co. (LEGGI QUI) in merito alla zona della Riparazioni navali, oggi è la volta di Edoardo Monzani, presidente di Stazioni marittime di Genova.
"Il rapporto tra porto e città per l'inquinamento è sempre stato abbastanza conflittuale e le denunce dei cittadini contro i fumi delle navi, negli anni, si contano a decine. Autorità portuale sta investendo molto ed entro fine anno partirà l'elettrificazione delle banchine, i lavori dovrebbero durare circa un anno. Si tratta di opere molto complesse soprattutto per quanto riguarda la realizzazione delle sottostazioni che devono ricevere l'energia perchè le navi da crociera consumano tantissimo, da 13 a 15 megaWatt".
Inoltre nei prossimi anni il problema verrà risolto grazie ai nuovi combustibili più puliti: gnl (gas naturale liquefatto), idrogeno, ammoniaca e addirittura si parla di energia atomica, una vera rivoluzione. Quindi credo che da qui a poco il problema sarà risolto".
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