GENOVA - Si moltiplicano gli appelli alla celerità nei confronti del Tar, dopo il ricorso presentato dal consorzio Eteria contro l'aggiudicazione dei lavori della nuova diga foranea di Genova al raggruppamento composto da We Build-Fincantieri-Fincosit-Sidra. Poche ore fa, al microfono di Primocanale, il presidente di Assagenti Paolo Pessina aveva dichiarato: "Speriamo di non finire nel tritacarne della giustizia amministrativa". Oggi ad esprime preoccupazione è il numero uno dei Terminalisti, Beppe Costa: "Sono preoccupato in parte perchè spero che la magistratura sia veloce nelle risposte. E' chiaro che ci sono dei diritti da preservare di chiunque, cittadino o azienda, però i tempi lunghi fanno un danno a tutta la comunità".
"Chiedo alla magistratura di essere molto celere nelle risposte, in tempi stringenti. L'opera deve essere chiusa entro la fine del 2026, cerchiamo di essere efficienti come siamo stati in altre opere recenti in città, abbiamo bisogno di questa diga assolutamente in tempi rapidi".
La prima udienza di fronte al Tar della Liguria si terrà venerdì prossimo, il 18 novembre. La sospensiva è stata per ora accolta, ma c'è margine di recupero laddove l'udienza fosse risolutiva.
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