Liguria - "Per la diga di Genova, come per tutte le altre grandi opere, ripartire da zero aumenterebbe in modo esponenziale le possibilità che l’infrastruttura si realizzi solo in parte o addirittura venga cancellata". Edoardo Rixi, componente Commissione trasporti e responsabile dipartimento Infrastrutture, suona l'allarme per la situazione della Diga di Genova. "Il governo deve fare una scelta e indicare le opere prioritarie del Pnrr da concludere rapidamente - afferma -. L’impennata sui costi delle materie prime ci impone uno stralcio senza perdere altro tempo oppure il reperimento dei fondi compensativi.
"La Lega chiede da tempo l’introduzione di un automatismo sugli extra costi delle materie prime - spiega l'onorevole - per adeguare i progetti in tempo reale. La diga di Genova, per esempio, in pochi mesi ha avuto extra costi quantificati in circa 300 milioni di euro. Vuol dire che, se non si stabilizzeranno i prezzi a breve, potremmo aver bisogno di aumentare dal 30 al 50% le risorse disponibili per l’opera. Il governo deve scegliere, e in fretta, le sue priorità, le infrastrutture che serviranno alla crescita della nazione hanno bisogno di un indirizzo concreto".
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