
Nessuna offerta per i lavori della nuova diga, preso atto dell'ufficialità ora l'Autorità Portuale pensa a rimodulare l'opera. "In considerazione della mancata presentazione di offerte - recita una nota - da parte dei soggetti prequalificati entro i termini previsti dalla procedura di affidamento dell'appalto relativo alla realizzazione della nuova Diga foranea di Genova, l'Autorità di Sistema Portuale intende proseguire sin da ora, nell'iter di affidamento con i soggetti interessati". Palazzo San Giorgio sottolinea che l'eventualità è prevista ai sensi dell'art. 63 del Codice dei Contratti. Il bando era, per la prima parte dei lavori, per un valore di 900 milioni, mentre l'intera opera vale un miliardo e 300 milioni.
La nuova diga foranea del porto di Genova è una delle opere principali del Pnrr. "E' in fase di approfondimento - spiega l'autorità portuale - una prima ipotesi che prevede di anticipare, già in corso di affidamento, anche l'eventualità, a parità di prestazioni funzionali ed economiche, di una rimodulazione del molo foraneo secondo le indicazioni contenute nella determinazione del Comitato Speciale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e rimesse alla fase di progettazione definitiva".
"E' in corso di valutazione - conclude la nota - la possibilità di accedere, in via prioritaria, all'apposito Fondo Ministeriale ovvero ad altre fonti di finanziamento proprie o dello Stato, per il reperimento delle risorse necessarie a garantire la copertura finanziaria per l'incremento dei prezzi dei materiali".
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