LIGURIA - Genova, La Spezia, Chiavari e gli altri 17 comuni della Liguria domenica 12 giugno vanno al voto per eleggere sindaco e nuova giunta. Si vota dalle 7 alle ore 23. Domenica in tutta Italia si vota anche per il referendum sulla giustizia promosso da Lega e Radicali (Leggi qui). Chiuse a Genova, La Spezia e in tutte i comuni la campagna elettorale da sabato scatta il silenzio elettorale.
Lunedì Primocanale in diretta dalle 8 per seguire lo spoglio, che per le amministrative inizierà alle ore 14, e con le interviste a Terrazza Colombo e point elettorali per sentire la voce dei protagonisti delle elezioni comunali a Genova, La Spezia e nelle altre cittadine al voto.
Elezioni comunali, municipi e referendum: ecco come si vota - Leggi qui
Sono venti i comuni della Liguria che vanno al voto questa domenica 12 giugno per eleggere il nuovo sindaco. Genova e La Spezia sono le due città più importanti. Nella Città Metropolitana di Genova si vota, oltre che nel capoluogo di regione, anche a Chiavari, Arenzano, Ceranesi, Cicagna, Pieve Ligure e Rovegno. Sono due i comuni al voto in provincia della Spezia. Oltre alla Spezia elettori chiamati alle urne anche a Luni. Sette i comuni dove si rinnova la carica di sindaco e il consiglio comunale in provincia di Savona. Si tratta di Cairo Montenotte, Noli, Borghetto Santo Spirito, Boissano, Altare, Calizzano e Giusvalla. Infine in provincia di Imperia si vota a Taggia, Perinaldo, Pornassio e Bajardo (Leggi qui).
I seggi rimarranno aperti nella sola giornata di domenica, dalle ore 7 alle ore 23. Lo spoglio partirà dai referendum, per poi passare, dalle 14 del lunedì, alle schede per le Comunali. A Genova si vota anche per l'elezione dei nove presidenti dei municipi di Genova e dei relativi consigli. Dal ministero è arrivata la raccomandazione di presentarsi ai seggi con la mascherina che però non è obbligatoria. Per essere ammessi a votare, bisogna andare al seggio muniti di un documento d'identità e della tessera elettorale
COMUNI SOTTO I 15 MILA ABITANTI - Fino a 15mila abitanti, occorre tracciare un segno sul nome del candidato sindaco o sul logo della lista a lui collegata; oppure sia sul candidato sindaco sia sulla lista. In entrambi casi il voto viene attribuito sia all’aspirante primo cittadino sia alla lista di candidati consiglieri che lo sostiene. Viene eletto sindaco chi ottiene più voti.
COMUNI SOPRA I 15 MILA ABITANTI - Sopra i 15mila abitanti, è possibile votare in tre modi. Innanzitutto, si può tracciare un solo segno sul nome del candidato sindaco, attribuendo il voto solo a quest’ultimo. Inoltre, si può fare un segno su una delle liste presenti sulla scheda elettorale, o sia sul nome del candidato sindaco sia su una delle liste a lui collegate: in entrambi i casi si assegna il voto sia al candidato sindaco sia alla lista collegata. Infine, è possibile esprimere il cosiddetto voto disgiunto. Come? Marcando il nome di uno dei candidati a sindaco e una lista che ne sostiene un altro. Diventa sindaco al primo turno il candidato che mette insieme la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50%+1). Se ciò non accade, si torna ai seggi domenica 26 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati.
Alle amministrative si vota anche per il rinnovo dei Consigli comunali. Nei comuni con meno di 5mila abitanti si può esprimere una sola preferenza per uno dei candidati consiglieri.
Sopra i 5mila abitanti, le preferenze diventano due. Occorre scrivere il cognome dei prescelti (o del prescelto) nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno della lista. Se le preferenze sono due, deve trattarsi di persone di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. I nomi indicati devono far parte della lista votata.
IL COMMENTO
Il Pd ha i voti e i giovani forti, ma restano i “parrucconi”
Bacci, Nanni e il sindaco di Genova. "E se spuntasse la Pinotti?"