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Benassi non è la prima politica a trovare manifesti elettorali deturpati o insulti in giro per la città: solo un mese fa era toccato a Giulia Giorgi, vicesindaco della Spezia
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GENOVA-Ancora insulti sessisti per le vie di Genova. Questa volta a essere attaccata è stata la consigliera del Pd Claudia Benassi. Il suo cognome, accompagnato da un insulto, in alcune scritte ritrovate questa mattina nella zona dell’Acquedotto storico di Molassana.

Benassi non è la prima politica a trovare manifesti elettorali deturpati o insulti in giro per la città: solo un mese fa era toccato a Giulia Giorgi, vicesindaco della Spezia (LEGGI QUI). Intanto nelle ultime ore sono diversi i messaggi di solidarietà arrivati, senza distinzione di partito. Tra i primi Roberto D'Avolio, presidente uscente del Municipio Media Valbisagno, che sul suo profilo Facebook ha scritto: "Un gesto vile, ingiurioso e sessta. Non ti curar di loro, ma guarda e passa. La tua forza e determinazione sono insuperabili, così come la tua voglia di metterti in gioco per il territorio. Sono sicuro che nn hai bisogno di solidarietà per il gesto di uno stupido, sei già andata oltre...". 

Anche la candidata al consiglio comunale Cristina Lodi si è rivolta ai social per il suo messaggio di solidarietà: "Dura condanna agli insulti riversati sulla persona dell'amica Claudia Benassi. Vanno identificati coloro che attaccano le donne e con loro spesso le istituzioni visto il ruolo che ricopre Claudia come consigliera del Municipi Media Val Bisagno. Claudia sono al tuo fianco, ci sono passata, non sei sola".

Solidarietà anche a dal consigliere regionale della Lega Alessio Piana: "Scritte ingiuriose e sessiste. Un gesto vile che ha colpito ancora una volta una donna, candidata alle prossime elezioni amministrative genovesi. Solidarietà al consigliere del Municipio IV Media Val Bisagno Claudia Benassi  e ferma condanna per gli insulti che ha ricevuto. Coloro che attaccano le donne vanno identificati, isolati e puniti. Basta odio. Gesti del genere sono inaccettabili. Occorre che tutti gli esponenti della politica condannino pubblicamente ogni episodio di violenza, anche verbale, prendendo la distanze da questi odiatori".

 

 

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