Politica

Prima l'assessore genovese Paola Bordilli, poi il sindaco di Genova e il candidato sindaco Ariel Dello Strologo, poi il sindaco spezzino Peracchini e ora alla Spezia colpito anche quello di Giulia Giorgi
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LA SPEZIA-Continuano gli insulti sui manifesti elettorali in giro per la Liguria. Genova e La Spezia, due città che saranno chiamate al voto il 12 giugno, sembrano essere i luoghi più colpiti. Prima l'assessore genovese Paola Bordilli, poi il sindaco di Genova e il candidato sindaco Ariel Dello Strologo, poi il sindaco spezzino Peracchini e ora Giulia Giorgi, vicesindaco della Spezia.
 
Insulti sessisti scritti a pennarello su uno dei suo cartelloni elettorali scandagliati per le vie della città. A denunciarlo la stessa Giorgi sui suoi profili social: "Oggi ho trovato i miei manifesti sfregiati e con pesanti offese sessiste - si legge in un post sul suo profilo Facebook -. Che tristezza! Mi aspetto accuse, anche insulti, ma per il ruolo che ricopro e perché faccio attività politica. Se mi attaccate come persona, come donna, cercando di colpirmi su questo sappiate che mi rendete solo più forte". L'episodio ricorda quello avvenuto a metà aprile all'assessore leghista Paola Bordilli che nella notte aveva visto deturpato il suo manifesto per le strade del quartiere genovese di Pegli (LEGGI QUI).  
 
"Oggi non avete offeso solo me, ma tutte le donne che hanno il diritto di essere libere di fare quello che vogliono - continua Giorgi -, anche di fare politica, senza essere umiliate da frasi sessiste e degradanti. Se questo è tutto quello che avete da dire vuol dire che siete rimasti nel vostro “medioevo culturale". Sono una donna, sono un amministratore pubblico, faccio politica e non avrò mai paura di difendere le donne, tutte le donne, per garantire loro la libertà di essere se stesse!".
 
Notizia che non è passata inosservata ai vertici liguri del partito, che ha espresso solidarietà in una nota: "L’offesa sessista scritta sul manifesto di Giulia Giorgi - scrive il deputato della Lega Edoardo Rixi, segretario del partito in Liguria -, indica il livello infimo del dibattito elettorale in corso. Segna la frustrazione di chi - senza argomenti per contrastante il successo dell’amministrazione di centrodestra - usa l’offesa come elemento politico. Poveri illusi, la Lega e il centrodestra vinceranno al primo turno e la capacità di Giulia Giorgi seppellirà ancora il vostro livore". 

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