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Stop accuse a chi indaga su Open. Senatore, decisione scontata
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Il tribunale di Genova ha archiviato la denuncia di Matteo Renzi contro il procuratore della Repubblica di Firenze Giuseppe Creazzo e i pm che indagano sulla vicenda Open, Luca Turco e Antonino Nastasi. Con la stessa ordinanza il gip ligure Claudio Siclari ha respinto l'istanza di opposizione del senatore contro l'archiviazione del reato di abuso di ufficio. "Gli elementi acquisiti nelle indagini preliminari non sono idonei a sostenere in giudizio l'accusa", "superflue", secondo il giudice, le indagini suppletive invocate da Renzi dato che "non aggiungerebbero alcunché al quadro già risultante dagli atti contenuti nel fascicolo" della procura di Genova.

Il procedimento fu aperto nel febbraio scorso dopo un esposto con cui l'ex premier accusava i pm fiorentini di aver acquisito illecitamente, nell'ambito dell'inchiesta Open, la sua corrispondenza e il suo estratto conto. I magistrati, secondo Renzi, avrebbero violato "specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge" e le "guarentigie che lo status di parlamentare gli concede, provocando un danno alla sua immagine pubblica". Non fu così, invece, per il gip, che ha accolto la richiesta di archiviazione della procura di Genova. "Si tratta di corrispondenza acquisita presso persone che non rivestono la qualità di parlamentare", spiega il gip, di "documenti" per la cui acquisizione "non era necessaria la preventiva autorizzazione del Senato, che è richiesta solo per il sequestro di corrispondenza o per sottoporre il membro del Parlamento ad intercettazione di conversazioni o comunicazioni". E anche sugli estratti conti bancari: "non rientrano nella nozione di corrispondenza trattandosi di supporti cartacei che riproducono dati estratti dalla memoria informatica e relativi a rapporti con l'istituto bancario".

Trattandosi di documenti "per la loro acquisizione non era quindi necessaria la preventiva autorizzazione del Senato", "non risulta violata la Costituzione". "La decisione del gip di Genova era scontata dopo la frettolosa richiesta dei colleghi genovesi. Lette le motivazioni dell'ordinanza, giuridicamente molto deboli e contraddittorie, ripresenteremo la questione a Genova dopo che la Corte Costituzionale si sarà pronunciata sul conflitto di attribuzione", annuncia una nota diffusa dall'ufficio stampa di Renzi. "Chiederemo conto dell'invio illegittimo al Copasir di atti che la Cassazione aveva ordinato di distruggere e che i magistrati fiorentini hanno inviato dopo la sentenza della stessa Cassazione. In questo caso è tecnicamente impossibile escludere il dolo dei pm fiorentini come invece fa oggi il gip. L'archiviazione genovese di questa denuncia era attesa, nelle prossime settimane vedremo se sulle prossime denunce (in arrivo o già arrivate a Genova) prevarrà il corporativismo tra colleghi o il merito delle denunce".