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La maggioranza dem propone il nome di Tognoni, la minoranza spinge per l'unità ma chiede più spazio
1 minuto e 48 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi
Partito DemocraticoLe bandiere del Partito Democratico

Primo incontro ufficiale per il Partito Democratico, che guarda al prossimo congresso provinciale, con la parola "unità" all'ordine del giorno. I big del partito hanno deliberato la commissione per il congresso, ovvero hanno stabilito le date in cui si svolgeranno i vari "congressini" nei circoli. Insomma, quello che avverrà nelle vari sedi, con la nomina dei segretari, fungerà da fil rouge per l'elezione più importante, quella del segretario metropolitano di Genova.

Come funziona la commissione

La commissione dovrà inoltre definire la scadenza del tesseramento, che servirà da risposta allo stato di salute del Pd. Nella serata di venerdì 7 novembre i vertici del partito si sono ritrovati nella loro sede per stilare tutte le regole, chi vorrà candidarsi, ossia tutti i passaggi per traguardare tecnicamente al congresso. L'elezione nei circoli si terrà nelle prime settimane di dicembre, mentre quella finale il 20 dicembre, con la nomina del successore di Simone D'Angelo. L'incontro di venerdì scorso è stato "notarile", ha avviato ufficialmente la fase del congresso, con regole e questioni che attengono il percorso.

Congresso Pd, la minoranza apre a Tognoni ma vuole qualcosa in cambio

Francesco Tognoni in pole

Intanto il nome che continua a risuonare è quello di Francesco Tognoni, 29 anni, assistente di Alberto Pandolfo e di Andrea Orlando, tra i protagonisti della doppia campagna elettorale, prima regionale e poi comunale a Genova. La figura di Tognoni è vicina, molto vicina, a Orlando. Un aspetto non secondario rispetto alla gestione della segreteria.

La minoranza dem al lavoro sull'unità

Nel frattempo mercoledì scorso si è tenuta la riunione della minoranza dem, che si è confrontata su alcuni nomi papabili da presentare in contrapposizione a quello di Tognoni, nonostante l'intenzione sia quella di provare ad affrontare un congresso unitario. Tra questi, quello di Margherita Mereto Bosso e Filippo Bassignana, a cui si aggiunge un altro esponente del Pd, vicinissimo ad Armando Sanna, il consigliere comunale Enrico Vassallo. Anche dopo l'incontro tra gli esponenti della mozione Bonaccini, si è rafforzata l'intenzione di intraprendere un percorso unitario, a condizione di riuscire a cambiare il leit motiv del partito: condivisione politica, soprattutto locale. E come anticipato da Primocanale, la possibilità di prendersi il ruolo di capogruppo in consiglio comunale, al momento ricoperto da Martina Caputo.

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