Politica

Torna alla homepage
Tutto è nato dalle dichiarazioni del ministro del Made in Italy Adolfo Urso in Puglia
4 minuti e 36 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi
Roberto CingolaniL'ad di Leonardo Roberto Cingolani

Scontro a distanza tra i politici genovesi e liguri e il ministro del Made in Italy Adolfo Urso: al centro della querelle la candidatura italiana per una delle cinque Gigafactory europee sull'intelligenza artificiale che non coinvolgerebbe più la Liguria come invece previsto precedentemente. A farlo sapere il senatore del Partito Democratico Lorenzo Basso, vicepresidente della Commissione Trasporti e Innovazione tecnologica del Senato, riportando le parole del ministro Urso, in trasferta in Puglia, per la campagna elettorale in corso. Una vicenda ancora molto aperta, in fase di discussione, con diversi Paesi che stanno preparando il progetto da portare in Europa. Sarebbero tre le proposte che l'Italia sta portando avanti: una di Leonardo, che riguarda Genova e la Puglia, una dell'Eni a Pavia, e una terza cordata ritenuta minore. A Primocanale l'ad di Leonardo Roberto Cingolani spiega: "La partita è tutta in corso, non mi preoccuperei. Stiamo lavorando al progetto da tempo e non ho avuto nessuna notizia sfavorevole nelle ultime ore, quella del Gigafactory è una opportunità che permetterebbe di vedere più territori coinvolti e noi ci siamo".

Cosa ha detto Basso

"Chiedo al presidente Bucci e alla Regione Liguria di spiegare pubblicamente che fine abbia fatto la candidatura che loro stessi avevano annunciato e quali proposte progettuali concrete siano mai state trasmesse formalmente al Mimit e al Mef - spiega Lorenzo Basso -. Il silenzio delle ultime settimane è incomprensibile. Genova era la candidatura più avanzata e più forte: è l'approdo di una rete unica di cavi sottomarini internazionali, sede di grandi centri di ricerca e poli industriali e digitali - da Leonardo a Raise, da Mnesys a Start4.0 - e parte di un ecosistema già connesso alle altre grandi aree tecnologiche del Paese come Bologna, Milano e Torino. Secondo il senatore è un errore politico e strategico non aver sostenuto il ruolo di Genova in questa candidatura. 

La replica della deputata Ilaria Cavo

"La candidatura di Genova è più che mai forte per portare in Italia una delle cinque Gigafactory europee - spiega Ilaria Cavo, deputata ligure di Noi Moderati, vicepresidente della commissione Attività Produttive della Camera -. Insieme a Leonardo e ad altre primarie realtà del settore, con il supercomputer genovese Da Vinci, i cavi sottomarini, l’Iit, l’Università di Genova e la filiera delle aziende dell’alta tecnologia ligure, congiuntamente ad altre strutture presenti in diverse città italiane, l’Italia sta portando avanti una candidatura unitaria e autorevole sotto il coordinamento del governo. Stupisce ancora una volta che dalla sinistra si levino tante voci per speculare su una dichiarazione del ministro per le Imprese Adolfo Urso che non sposta nulla del progetto italiano, all’interno del quale il ruolo genovese resta primario. Ci aspettiamo dalla sinistra piuttosto un supporto alla candidatura genovese al posto di un allarmismo inutile" spiega la  capogruppo di Noi Moderati Orgoglio Genova.

Le parole di Pandolfo

A fare eco alle parole di Lorenzo Basso anche il deputato dem Alberto Pandolfo. "Il governo decide di abbandonare Genova e l'intera Liguria dalle candidate per una delle cinque Gigafactory europee sull'intelligenza artificiale - incalza Alberto Pandolfo -. Le parole del ministro Urso sono inequivocabili, quando oggi ha annunciato la Puglia come prossima sede della Gigafactory. Che fine hanno fatto tutte le promesse precedenti su Genova e perché questo repentino cambiamento? Dopo i tagli in manovra dei fondi all'Iit, serve con urgenza che Urso chiarisca quali siano le vere intenzioni del governo, e soprattutto che queste non siano una delle tante promesse elettorali a ridosso delle prossime elezioni amministrative in Puglia".

L'attacco del Mov5s

Dura anche la presa di posizione del Movimento Cinque Stelle con il senatore Luca Pirondini e il consigliere regionale Stefano Giordano. "Da Bucci ci aspettiamo un'operazione chiarezza, anche alla luce dei 15 milioni tolti all'Iit che ancora non trovano alcune spiegazione. Proprio per questo, ho presentato un emendamento in manovra per farli tornare immediatamente all'ovile: questo vizio dei tagli immotivati il governo Meloni è ora che se lo tolga. Per il resto questo governo, che sull'AI è ancora estremamente avaro quanto a investimenti, deve dirci dove vuole andare a parare - spiegano i pentastellati -. Escludere quelle realtà come Genova che possono fornire un contributo importante già oggi non ci sembra una gran genialata, se si vuole davvero far fare un salto di qualità al paese in materia di digitalizzazione".

Bogliolo tranquillizza da Genova

A tranquillizzare gli animi, ci ha pensato il coordinatore di Vince Genova e consigliere regionale di Vince Liguria-Noi Moderati Federico Bogliolo. La sua risposta è arrivata, diretta, al senatore Lorenzo Basso. "Ancora una volta sappiamo che tifano contro Genova e la Liguria, sperando che qualcosa vada storto. Questa volta interpretano dichiarazioni per nulla preoccupanti del ministro delle Imprese Adolfo Urso, cercando di fargli dire ciò che non dice: ossia che il governo starebbe lavorando per portare in Puglia una delle 5 Gigafactory europee a danno di Genova. Il ministro ha invece ribadito ciò che ha più volte riferito anche ufficialmente in Parlamento, e cioè che l’Italia, unico Paese in Europa, sta lavorando a una candidatura di sistema che sappia valorizzare le proprie migliori competenze - ha spiegato Federico Bogliolo -. Nel corso di due question time alla Camera aveva già ribadito come la proposta italiana facesse leva su realtà quali il supercomputer Da Vinci di Genova che, insieme al Leonardo di Bologna e a quello di Pavia, rappresentano i migliori esempi di eccellenze presenti nel nostro Paese. Ciò conferma che la candidatura italiana è unitaria e coordinata a livello nazionale dal governo. La proposta genovese resta in campo ed è più che mai autorevole insieme a Leonardo e ad altri partner". 

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook

ARTICOLI CORRELATI

Martedì 08 Aprile 2025

Gigafactory, Ilaria Cavo a Bruxelles: "Genova sarà candidata ad averne una"

Domani, 9 aprile 2025, sarà pubblicata la manifestazione di interesse per la realizzazione di cinque nuove Gigafactory dedicate all'intelligenza artificiale, un'iniziativa promossa dalla Commissione Europea. Ilaria Cavo, deputata di Noi Moderati e candidata a vincesindaco alle prossime elezioni comu
Venerdì 28 Marzo 2025

Genova capitale del super calcolo, Bucci: "E puntiamo ad avere la gigafactory per l'intelligenza artificiale"

Un protocollo d’intesa per dare a Genova il ruolo di “Capitale del Super Calcolo”. Alla presenza del sottosegretario per l’innovazione tecnologica Alessio Butti la firma sul protocollo nella sede di Liguria Digitale agli Erzelli per l'occasione stipata con centinaia di persone che hanno costretto gl