Italia Viva non appoggerà Piera Sommovigo, candidata del centrosinistra, alle comunali della Spezia. Lo annuncia Federica Pecunia (nella foto) in una nota: "Noi abbiamo chiesto ripetutamente di essere inseriti nella discussione del Centrosinistra per poter contribuire alla definizione di un programma e di una candidatura alternativa a quella di Peracchini alle prossime elezioni amministrative. Lo abbiamo fatto forti di un'opposizione meticolosa e costante, portata avanti in questi anni contro un'Amministrazione e un Sindaco completamente inadeguati".
"Abbiamo chiesto le primarie - spiega - per arrivare, con una scelta democratica, alla definizione di una candidatura e di un programma. Nonostante chiare richieste pubbliche e la ragionevolezza della proposta di allargare il campo di forze, il Pd e la sinistra massimalista, hanno preferito l'alleanza con il Movimento Cinque Stelle e deciso di escludere tutti i partiti riconducibili all'area riformista. Lo hanno fatto bruciando candidature su candidature (tra le quali quella autorevolissima del Dott. Alberto Nardini, che non meritava di essere trattato in questo modo) e accumulando un ritardo che ha consentito a Peracchini di rinsaldare l'alleanza e recuperare parte delle sue evidenti quanto pubbliche difficoltà".
"Si sono persi mesi in litigi, guerre tra correnti interne ai partiti, lotte intestine, diktat pubblici e privati, che hanno fatto apparire questa compagine - prosegue - come totalmente incapace di avanzare una proposta forte e autorevole. Tutti questi errori sono stati commessi senza avere l'umiltà di coinvolgere le forze riformiste e chiedere loro un'opinione. Per queste ragioni la miracolosa sintesi della candidatura di Piera Sommovigo non può essere accettata e sostenuta da Italia Viva, che si sente parte integrante dell'area riformista".
"Si è persa una grande occasione - conclude - per responsabilità di cui non abbiamo alcuna colpa. Saremo impegnati a costruire, insieme ad altre forze, la vera alternativa a Peracchini".
IL COMMENTO
Fare sindacato non vuol dire che il governo sbaglia tutto
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