Politica

Torna alla homepage
L'associazione Luca Coscioni ha depositato in Senato, lo scorso martedì, le 74.039 firme raccolte sulla proposta di legge, di iniziativa popolare, per legalizzare tutte le scelte di fine vita
2 minuti e 48 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi
Fine vitaProposta di legge sul fine vita

L'associazione Luca Coscioni ha depositato in Senato, lo scorso martedì, le 74.039 firme raccolte sulla proposta di legge, di iniziativa popolare, per legalizzare tutte le scelte di fine vita, inclusa l'eutanasia attiva. Si tratta in tutto di 57 mila firme raccolte online in due settimane e 17.039 ai tavoli organizzati dagli attivisti dell'Associazione in tutta Italia.

La posizione delle regioni italiane

Sono dieci le regioni più virtuoso per numero di firme raccolte in rapporto alla popolazione e sono guidate dal Friuli Venezia Giulia, con una firma ogni 500 abitanti. A seguire Emilia-Romagna (una firma ogni 626 abitanti), Lombardia (una ogni 636), Piemonte (una ogni 684), Toscana (una ogni 701), Liguria (una ogni 706), Sardegna (una ogni 715), Lazio (una ogni 784), Veneto (una ogni 788) e Valle d'Aosta (una ogni 790 abitanti). La Liguria si attesta al sesto posto con una firma ogni 706 abitanti.

Che cosa propone la legge

L'obiettivo della proposta di legge dell'Associazione Luca Coscioni è disciplinare le condizioni e le procedure per richiedere assistenza per porre fine volontariamente alla propria vita, anche con l'aiuto attivo del personale sanitario, nel rispetto della dignità umana e dell'autodeterminazione, eliminando l'attuale discriminazione tra persone malate dipendenti e non dipendenti da trattamenti di sostegno vitale: per poter accedere alla morte volontaria assistita si prevede che la persona debba essere pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli, affetta da una condizione o patologia irreversibile o da una patologia con una prognosi infausta a breve termine, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche ritenute intollerabili.

La battaglia sull'Eutanasia legale

"Siamo grati alle persone che hanno sottoscritto la proposta di legge 'Eutanasia legale' - dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato, segretaria nazionale e Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni -. Da oggi, i parlamentari italiani avranno sul tavolo un testo che rafforza ed estende i diritti che abbiamo finora strappato attraverso le disobbedienze civili e i ricorsi giudiziari. È una proposta alternativa a quella presentata dal Governo, ed è a disposizione di tutti i parlamentari, di qualunque partito e schieramento, che vorranno difendere la libertà di scelta delle persone che soffrono".

Cosa prevede la proposta di legge

La legge prevede la presa in carico da parte del Servizio sanitario nazionale, con conclusione delle verifiche entro 30 giorni dalla richiesta e la possibilità per i medici di partecipare su base volontaria. In tutta Italia il diritto al "suicidio assistito" è già legale, a determinate condizioni, grazie alla sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale sul caso "Cappato-Dj Fabo", ma mancano procedure e tempi certi, e ci sono persone che hanno atteso anche due o tre anni prima di ottenere una risposta. Alcuni pazienti, inoltre, vengono discriminati perché, a causa delle loro patologie, non sono in grado di autosomministrarsi il farmaco letale. Oggi si chiede di estendere il diritto anche all’eutanasia per mano di un medico. In contrasto, la proposta di legge presentata dal Governo punta a restringere il più possibile, fino a di fatto a cancellare, le possibilità di ottenere l'aiuto alla morte volontaria, riducendo drasticamente la platea potenziale degli aventi diritto (sono infatti escluse le persone dipendenti da farmaci salvavita o trattamenti forniti da caregivers e familiari), prevedendo tempistiche tali da negare di fatto l'aiuto alla morte volontaria di malati terminali, cancellando il ruolo del Servizio sanitario nazionale e affidando le decisioni a un organo di nomina governativa e alla magistratura.

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook

 

ARTICOLI CORRELATI

Martedì 28 Gennaio 2025

Fine vita, in consiglio regionale riparte l’iter per una legge ad hoc

La proposta di legge è stata presentata dal primo firmatario, Gianni Pastorino, che si appella alla maggioranza dopo aver ottenuto l'appoggio della minoranza. Marco Cappato: "La legge darebbe tempi e regole certe"
Giovedì 14 Marzo 2024

Fine vita in Liguria, Henriquet: "Eutanasia è un diritto ma per me è una scorciatoia"

Il presidente e fondatore della Gigi Ghirotti ha dichiarato che "anche se per noi l'eutanasia non è un'arma appropriata per il nostro impegno, però io non mi sentirò mai di fare una battaglia contro l'eutanasia"