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La candidata del centrosinistra racconta a Primocanale questi mesi di campagna elettorale, in attesa dello spoglio di lunedì pomeriggio
5 minuti e 11 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

Nel segno e nel solco di Silvia Salis: così ai magazzini del cotone la mattina del 16 marzo, così in piazza della Vittoria la sera del 23 maggio. Apertura e chiusura di una campagna elettorale "civica", appoggiata dai partiti, che però hanno deciso di rimanere di lato, e di non essere troppo protagonisti. "Il messaggio è che io sono una candidata civica, purtroppo la destra in questi mesi si è strappata le vesti, prima dicendo che non ero sostenuta, poi dicendo che ero sostenuta troppo - ha commentato a Primocanale la candidata del centrosinistra Silvia Salis -. Ho aperto da sola e chiuderò da sola, perché la mia è una candidatura civica per la città. È stata una delle esperienze più emozionanti della mia vita, sento che c'è un bel clima intorno al nostro gruppo, alla nostra candidatura, lo raccogliamo per le strade".

La riforma dei municipi

La prima azione che farà Silvia Salis, qualora fosse eletta sindaca, si chiama "riforma dei municipi". "Vogliamo cancellare la riforma del 2021 di Bucci, che ha distrutto il tessuto territoriale di questa città. Serve un'immediata opera di ristrutturazione straordinaria di ciò che riguarda la quotidianità delle persone, i marciapiedi, il decoro, la pulizia, l'illuminazione. Giriamo per i quartieri, parliamo con tutti i cittadini, anche di quei municipi e di quei quartieri che tendenzialmente si pensa che abbiano una qualità di vita migliore" ha spiegato Salis.

Dal Comune alla Regione, colori politici diversi

Se il centrosinistra dovesse tornare a palazzo Tursi, Silvia Salis dovrebbe confrontarsi e collaborare con la Regione e il governo centrale, entrambi di un colore politico differente. Una prospettiva che non crea problemi alla candidata progressista. "A me non preoccupa assolutamente. Anzi, è una grande opportunità per la città avere questo tipo di dialettica, anche perché voglio ricordare alla destra che forse non si rende conto di alcuni dati oggettivi, che quasi tutte le città più importanti d'Italia sono a guida del centrosinistra - prosegue Salis -. Torino, Milano, Firenze, Bologna, Roma, Napoli, Bari, insomma si spera tra poco anche Genova, sono le città più influenti sul panorama nazionale e che comunque hanno dei rapporti, come è giusto che sia, a livello sia regionale che nazionale, completamente coerenti con quelle che sono le dinamiche della politica e della dialettica politica. La mia esperienza in una grande istituzione come il Coni a Roma, che per anni è stato definito il vero ministero dello sport, mi ha permesso di capire a fondo quali sono le dinamiche che regolano i rapporti nazionali della politica. E anche questo credo che sia un vantaggio da riportare in questa esperienza a Genova".

La squadra di Silvia Salis

Dall'euforia, qualora fosse, della vittoria, alla formazione della squadra, a partire dal vicesindaco e dalla giunta. Uno schema mentale, e forse anche già scritto, che Salis ha in testa. "In questi mesi ho identificato delle persone, ho identificato una serie di elementi che mi saranno utili per comporre la squadra, è ovvio che poi c'è un processo democratico che si chiama elezioni, che vedo che nella destra questa cosa non la considerano, che determinerà una serie di figure e una serie di equilibri, com'è normale che sia e com'è giusto che sia, uniti chiaramente anche alle figure tecniche, alle capacità tecniche di cui ha necessità un Comune importante come Genova" ha ribadito Salis.

Gli attacchi e gli ultimi giorni di attesa

Qual è la cosa che le ha fatto più male di questa campagna elettorale?

"Devo dirle che molti dei suoi colleghi mi hanno detto che non avevano mai visto una campagna dai toni così violenti e così di basso livello come a Genova in questi mesi, questo mi fa pensare e lo dico da ex atleta, una cosa molto positiva: hanno paura. Quando attacchi una persona su un livello che non è quello professionale, hai paura di lei, questa mia candidatura li ha spiazzati, loro pensavano di impostare la loro campagna elettorale, quelli del no, quelli del Pd, quelli di qua, quelli di là, e con me non l'hanno potuto fare, quindi a un certo punto quando hanno visto che la candidatura prendeva piede, iniziava ad avere la fiducia della città, hanno iniziato a provare a fare una cosa che non funziona, cioè attaccare le persone sul piano personale. Devo dire che sinceramente non c'è una cosa che mi ha fatto soffrire, anzi mi ha fatto riflettere sul fatto che stiamo facendo un buon lavoro, che questa candidatura ha creato sgomento e paura. La cosa che mi ha fatto soffrire però, su questo sono sincera, è il dolore delle persone che amo, vedere persone come mia nonna, o mia mamma, o persone della mia famiglia, o i miei amici che magari non sono dentro alle dinamiche della comunicazione, che non capiscono questo modo becero di fare. Ecco vedere il dolore di mia nonna che mi dice: ma perché dicono delle cose false, e spiegargli che non è che se Farfallino85 dice una cosa tu gli devi rispondere, non gli devi rispondere ma non devi neanche farci caso e devi andare avanti, più grave è quando certe cose le dicono delle persone che invece hanno un ruolo politico e un ruolo nelle istituzioni. Quella io la giudico non una cosa per me pesante ma una cosa avvilente perché bisogna essere anche un po' all'altezza degli incarichi che ti danno, ma anche all'altezza morale, non bisogna abbassarsi, io ho letto veramente di tutto, commenti su dove vado in vacanza, su come mi vesto, foto della mia vita privata, veramente un livello di una bassezza sconfortante".

Cosa farà in questi due giorni, più o meno di vacanza, se così possiamo definirli?

"Sono molto felice perché da tutta Genova e anche dai miei amici in giro per l'Italia, che stanno arrivando qui per sostenermi, insomma saranno due giorni di famiglia, di amicizia, di amore: è il modo migliore per concludere questi tre mesi di campagna elettorale. Avrò intorno tutte le persone che amo e che mi hanno sostenuto nella mia vita a parte una, che è su! (Salis si riferisce al papà scomparso un paio di mesi fa ndr)".

Silvia Salis La candidata del centrosinistra Silvia Salis sul van di Primocanale

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