Dal ruolo delle donne al perché lo stadio deve rimanere al Comune. Così Silvia Salis ha risposto alle domande della redazione di Primocanale a poco più di due settimane dal voto del 25/26 maggio prossimo. La candidata del centrosinistra è stata come sempre ospitata e intervistata dal presidente di Terrazza Colombo Maurizio Rossi che ha aperto la puntata mostrando gli ultimi sondaggi commissionati all'Istituto di ricerca Tecné. La trasmissione in streaming e on demand e poi sul canale 10 alle 19.30 e alle 22.30.
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La notorietà dei candidati, ma non solo: è stato infatti chiesto anche ai genovesi come seguono la politica a livello locale. Con una maggioranza schiacciante l'85% ha dichiarato di informarsi attraverso la televisione.
Sorpresa per quanto riguarda le opere infrastrutturali più urgenti: solo il 2% è interessato alla costruzione della nuova diga.
L'ipotetica giunta sarà al femminile
È rispondendo alla domanda di una cittadina che la candidata Silvia Salis ammicca a una giunta al femminile: "Possiamo sicuramente iniziare a parlare della giunta comunale e vi prometto che rimarrete stupiti".
I fumi delle navi in porto
Restando in tema portuale, sono i fumi in porto l'argomento delle prime domande poste dai giornalisti di Primocanale, che segue il tema ormai da anni con una inchiesta dedicata (GUARDA QUI). "Credo che solo qualche giorno fa siamo arrivati al momento più basso di questa campagna elettorale. Vedere un viceministro che commenta delle dichiarazioni che io non ho mai fatto e che sa benissimo che non ho mai fatto e vedere un candidato sindaco che riprende quelle dichiarazioni come se fossero vere e fa un attacco su quelle dichiarazioni, io l'ho trovato un momento di campagna elettorale bassissimo".
"È un tema centrale per la città. Detto questo, vedere delle persone così importanti per la città e anche per il paese riportare un virgolettato falso che io non ho mai detto e farci campagna elettorale, io la trovo una cosa grottesca e voglio essere chiara. Questo non è il modo che meritano le genovesi e i genovesi di fare politica da parte di chi dovrebbe rappresentarli. Detto questo, io voglio essere chiara sulla mia posizione su questo tema: io sono per lo sviluppo del porto, per lo sviluppo dei traffici in porto, per lo sviluppo del lavoro in porto perché è una delle leve principali, forse la principale che ha questa città. Bisogna però, con la stessa chiarezza, dire che i ritardi sull'elettrificazione delle banchine sono ritardi inaccettabili. La situazione nella quale è stata per un anno e mezzo il porto di immobilismo è una situazione che hanno pagato tutti e che sta pagando ovviamente anche la cittadinanza".

Il costo della Tari
"C'è un tema di raccolta differenziata su questa città, veramente pesante, ricordo che l'ex sindaco Bucci nel 2017 nella sua candidatura prometteva la differenziata al 70% entro un anno, abbiamo visto che ora Piciocchi promette entro il 2027 di portarla al 67%, il che vuol dire che in dieci anni praticamente non è successo niente di quello che avevano promesso poteva succedere in un anno. Io credo che quella sia una leva molto importante, non solo perché il tema della raccolta differenziata ci mette fanalino di coda nel Nord Italia, ma in Italia in generale, ma anche perché la raccolta differenziata ha una filiera di posti di lavoro nel suo trattamento che è importante che ricadano sul territorio genovese, e questo sicuramente è un primo tema sul quale in questi anni non è stato fatto assolutamente niente, anzi".
Il progetto Assi di forza
"Per quanto riguarda i quattro assi di forza, è un progetto che chiaramente è importante, è un progetto che ha permesso di avere una svolta verso l'elettrico, quindi chiaramente niente da dire su questo, ci sono tantissime perplessità sullo sviluppo del progetto.Intanto c'è una riduzione della corsia protetta, che è quello che in realtà rende veramente effettivo un sistema di trasporto veloce, che passa dal 70% al 50%, questo non garantirebbe poi quel vantaggio che dovrebbe dare il progetto degli Assi di forza".
"Poi c'è un altro tema che c'è la paura del taglio delle linee collinari, che già sono molto penalizzate, chi vive nelle zone collinari sa quanto è difficile arrivare al centro, quindi questa è una grande preoccupazione che hanno le persone, sulle quali bisogna dare rassicurazioni, anche perché ricordo che avere una corsia protetta non solo rende il servizio più veloce, ma è anche una tutela per chi guida gli autobus, perché nelle corsie protette ci sono molti meno incidenti, oltre chiaramente ad avere un servizio più efficace".
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IL COMMENTO
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