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GENOVA - “La Corte dei Conti ha respinto per il momento l’architettura dei provvedimenti ministeriali sull’accordo con Autostrade. Mi auguro che serva a bloccare il percorso di un acquisto oneroso che è uno schiaffo nei confronti delle vittime, un regalo ai soci di Aspi e Atlantia. La magistratura contabile può essere il baluardo per impedire l'insulto alla memoria delle vittime del crollo del ponte Morandi e per evitare il regalo ai Benetton e l'aumento delle tariffe autostradali."

Lo scrive in una nota il senatore Mattia Crucioli, candidato sindaco per le elezioni amministrative di Genova, che prosegue: "Per questo qualche settimana fa ho organizzato una manifestazione sotto la sede genovese della Corte dei Conti. E, a quanto pare, venerdì è arrivato un primo stop da parte della Corte: la partita è ancora aperta, la lotta paga”.

La Corte dei Conti ha infatti bloccato e rinviato al mittente la delibera che autorizza il concessionario, attualmente ancora Autostrade per l’Italia, ad aggiornare i pedaggi. E non perché abbia qualcosa contro l’aumento del costo autostradale, ma perché la fretta di concludere l’accordo tra Cassa Depositi e Prestiti e Benetton ha generato un vero e proprio pastrocchio burocratico, dove ogni atto si regge sulla legittimità del precedente; è bastato che solo uno dei documenti non fosse perfettamente a posto per inficiare tutti quelli che seguono. Il risultato è che la magistratura contabile ha rispedito indietro i documenti, dando al governo 30 giorni per motivare la propria decisione sull’aggiornamento dei pedaggi o riscrivere tutto.