GENOVA - Il sindaco di Genova Marco Bucci parla dopo la sua ufficiale candidatura per il centrodestra alla corsa a presidente di Regione Liguria alle prossime elezioni, in programma il 27/28 ottobre.
"Nessun passo indietro, io non sto cambiando idea. In questa situazione qualcuno deve tirare fuori la leadership e andare avanti - spiega Bucci ai microfoni dei giornalisti appena fuori il palazzo della Prefettura -. Non vogliamo abbandonare la Liguria e Genova ai 'signori del no', a quelli che non sono capaci a fare le infrastrutture".
Il primo cittadino aggiunge: "Noi invece abbiamo cambiato completamente la visione del paradigma della città, abbiamo portato Genova a essere una grande città internazionale dove tutte le metriche sono in crescita: dal Pil, al lavoro, alla popolazione, vogliamo che la Liguria diventi una delle regioni migliori al mondo in cui vivere e lavorare. Non vogliamo lasciarle ai 'signori del no', è per questo c'è bisogno di chi ha leadership. Se ci fosse stato un leader migliore me ne sarei stato a fare il sindaco, ma ho fatto un certo tipo di scelta".
Poi il lungo dialogo avuto in queste ore con il presidente del Consiglio e leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: "Ha avuto un pesante effetto sul sottoscritto. La ringrazio perché ha detto due cose molto belle e ha distinto da una parte il compito politico professionale di leadership e dall'altra la salute delle persone. E mentre sul primo lei ha detto quel che voleva fare, sul secondo ha detto 'ti lascio decidere', questo mi ha dato un segnale di rispetto per le persone che in genere è raro vedere".
Tra le persone vicine a Bucci durante il colloqui con i giornalisti anche l'ex governatore Giovanni Toti. Bucci parla anche di programma: "Noi abbiamo bisogno di gente che porti i programmi e soprattutto dimostri, con la sua esperienza passata, di essere riuscita a fare i programmi. Noi abbiamo le idee chiare su cosa dobbiamo fare, ce l'abbiamo e le metteremo nel programma, questo vale per l'industrializzazione e la sanità. Posso dire solo che noi abbiamo due priorità, due linee guida che non sono discutibili: la prima è che noi lavoriamo per l'ambiente a Genova, abbiamo fatto tantissime cose per l'ambiente. Abbiamo dimostrato cosa vuol dire lavorare per l'ambiente e quindi lo faremo anche per la Liguria. La seconda è che lavoriamo per la riduzione del costo della vita, per cui il gas va pagato meno di quanto lo paghiamo adesso, quindi dobbiamo trovare la soluzione per queste due cose e la troveremo".
E sul futuro del Comune dice: "Andrà avanti (con Piciocchi ndr), ci sarà il vicesindaco ad andare avanti sino alle prossime elezioni. E lì chi ha fatto il lavoro bene vincerà di nuovo". Bucci manda una stilettata al segretario regionale dem Davide Natale: "Continua a dire che i lavori della Diga sono in ritardo, non so più come dirlo che siamo in anticipo di 3 anni. Lo porto in un cassone".
Bucci aggiunge: "Al presidente del Consiglio ho chiesto che i partiti si diano da fare anche dal punto di vista economico perché noi non riceveremo nessuna donazione da privati, ma soltanto da partiti politici. Utilizzeremo solo i soldi dei partiti politici. Solo partiti politici quindi non ci saranno liste civiche a sostegno del centrodestra in Liguria "Cerchiamo di capirci, stiamo parlando di finanziamenti, non di quante liste ci sono - replica Bucci -. La lista civica ci sarà eccome, probabilmente una sola".
IL COMMENTO
La zona buia dell’adolescenza e la campagna che non attira
La contestazione delle “periferie” e l’ascesa delle nuove destre in Europa