Politica

La minoranza ha chiesto un passo indietro al presidente per una mozione non appoggiata dalla sua maggioranza sulle barriere fonoassorbenti nel parco del Campasso
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GENOVA - Botta e risposta a distanza tra maggioranza e minoranza nel municipio Centro Ovest, al centro dello scontro la richiesta presentata dal Movimento Cinque Stelle sulla presenza delle barriere fonoassorbenti nel parco del Campasso. Il documento firmato dai pentastellati chiede alla presidenza e alla giunta di impegnarsi "a interfacciarsi con il sindaco e l'assessore competente affinché il progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana per Genova siano inserite anche barriere fonoassorbenti lungo tutto il parco del Campasso". Il Parco del Campasso avrà un ruolo da comprimario nella realizzazione del progetto del Terzo Valico con un'estensione di circa 48.500 mq e sarà costituito da otto binari - di cui uno per il trasporto di merci pericolose - e avrà funzione di scalo merci. L'istanza del presidente pentastellato Michele Colnaghi, sostenuto da Partito Democratico, Genova Civica e Lista Rossoverde, è quella di prevedere le barriere antirumore lungo tutto il parco del Campasso. Nel progetto, al momento, sottolineano i 5Stelle, sono "previste solo quelle in uscita dalla galleria Campasso e in uscita dallo stesso parco".

La richiesta del presidente Colnaghi è quella di installare le barriere antirumore lungo tutto il parco del Campasso perché i treni che escono dal parco sono corti ma poi all'interno devono essere montati per ripartire per il Terzo Valico, e si allungheranno notevolmente. "Nella zona del Campasso i pannelli sarebbero lontani dalla case e non darebbero fastidio, anzi aiuterebbero a contenere i suoni, e per questo abbiamo allo studio un nuovo progetto che sta seguendo un ingegnere" spiega il Mov5s. La mozione presentata dal Mov5s è stata sostenuta dai consiglieri del partito stesso e da Genova Civica, si sono invece astenuti Pd e Lista Rossoverde, ha votato contro, compattamente, il centrodestra. Non si è fatto attendere l'attacco frontale dall'opposizione che parla di coalizione allo "sfascio" nel municipio Centro Ovest. "Siamo sgomenti, abbiamo assistito a un episodio molto grave, una sfida interna tra il presidente Colnaghi e il Pd - fa sapere il capogruppo della lista Vince Genova Gianluca Rondoni -. Il documento presentato dal Movimento 5 Stelle sulla barriere fonoassorbenti al Campasso di fatto era incompleto. La minoranza ha suggerito di completare la mozione in Commissione II, proposta condivisa anche dal Pd, la forza politica che realmente amministra il municipio, ma il presidente per bocca della capogruppo pentastellata Mazzi ha preferito mostrare i "muscoli"... risultato, mozione bocciata!".

La lista in sostegno del sindaco Marco Bucci chiede, neanche troppo sibillinamente, che il presidente pentastellato rinunci al suo incarico. "Crediamo che Colnaghi dovrebbe riflettere se abbia ancora senso amministrare in queste condizioni o forse, a lui converrebbe fare un passo indietro, essere presidente e non essere il riferimento politico della maggioranza è mortificante e paralizza sia Sampierdarena che San Teodoro: quartieri che troppo hanno sofferto in questi ultimi anni a causa di una politica esclusivamente ostruzionista della sinistra" ha aggiunto Rondoni. Accusa rigettata al mittente, proprio dallo stesso Michele Colnaghi, che a Primocanale commenta: "Non c'è stata nessuna spaccatura ma sono opinioni, alcune volte differenti, su mozioni o argomentazioni, continuiamo a lavorare, ci riuniamo molto, portiamo avanti battaglie insieme e le persone sono soddisfatte di quello che stiamo facendo".

A conferma di ciò, Colnaghi ribadisce il lavoro di squadra con il Pd e il resto della coalizione, dalla battaglia sui depositi chimici nella zona di ponte Somalia, alla riapertura, grazie a Ferrovie, della palestra di via Porro ("da lunedì prossimi porteremo gli studenti delle scuole a fare ginnastica lì" ndr). Sorridono dal municipio Centro Ovest sul risultato ottenuto rispetto alla battaglia impugnata sullo spostamento dei depositi chimici da Multedo a ponte Somalia, dopo la bocciatura al Tar. "È stata una pietra tombale sul progetto, adesso Carmagnani e Superba faranno ricorso o presenteranno nuovi progetti, io però tengo a ribadire che da Multedo i depositi devono essere spostati, devono essere preservati i posti di lavoro, ma collocarli nel giardino del vicino non è la soluzione - ha rimarcato il presidente Michele Colnaghi -. La nostra proposta è quella di metterli sulla diga, quando sarà costruita, sempre che venga fatta, e le tempistiche sarebbero comunque legate al Pnrr". Insomma, a detta del Movimento, niente tempesta ai piedi della Lanterna.

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