Politica

1 minuto e 58 secondi di lettura

RAPALLO - Prosegue la nostra inchiesta verso le elezioni amministrative dell'8 e 9 giugno a Rapallo. Nella prima puntata abbiamo parlato delle difficoltà del centro destra a trovare un candidato credibile, dopo l'era di Carlo Bagnasco, rieletto al secondo mandato con un mezzo plebiscito (LEGGI QUI). Per ora, l'ultimo nome indicato dal centro destra, è quello di Piergiorgio Brigati, vice sindaco, molto conosciuto e apprezzato in città per l'impegno nel sociale. Ma che cosa ne pensano gli altri tre candidati? (LEGGI QUI). Anche se c'è ancora fermento nel centro destra e c'è chi giura che il nome possa ancora cambiare.

Ma come commentano la sua candidatura gli avversari?

Francesco Angiolani: "Da mesi assistiamo ad una serie di candidature e autocandidature con cadenza quasi quotidiana. E anche l'ultima potrebbe non essere l'epilogo di una vicenda che distrae e tradisce la città da ciò che serve e da ciò che va fatto nell'interesse di tutti.
Il triste spettacolo che stanno mettendo in scena è sotto gli occhi di tutti, disarmante e deludente, e i cittadini sapranno fare le loro scelte". 

Armando Ezio Capurro: "Brigati non mi spaventa come non mi spaventano gli altri, peggio del peggio". 

Andrea Carannante: "La partita a scacchi giocata nelle stanze segrete del centrodestra è finita in stallo, come in stallo è la nostra città da ormai troppi anni. I giochi di potere immobilizzano la città e ne accelerano il declino. Stanno distruggendo il mito costruito in anni e anni dai nostri padri e stanno distruggendo lo scenario naturale che ci ha dato notorietà e ci ha fatto apprezzare nel mondo. Brigati è un nome di basso profilo, l'ennesima figura di facciata che sarà manovrata dai due centri di poteri contrapposti. Fa specie vedere un uomo di esperienza prestarsi ad essere l'agnello sacrificale per salvare i “soliti” che rimangono dietro, che si nascondono dopo le figuracce di questi anni. La scelta fatta dal centrodestra denuncia la mancanza di figure di spicco, anche al di fuori della politica, denuncia il deserto culturale e l'aridità del sentire civico di questa città. E' ora di cambiare, di costruire un'alternativa vera, sul lungo periodo, con proposte concrete, che cerchi la qualità della vita per chi vive la nostra città. E' ora di dare una vera cultura politica".

 Restiamo in attesa che sia Piergiorgio Brigati che il sindaco attuale Carlo Bagnasco, rilascino dichiarazioni.