Il futuro di Piaggio Aerospace potrebbe essere a un punto di svolta decisivo: scadeva infatti nella giornata di oggi, martedì 30 gennaio, il termine per presentare le offerte per l'acquisizione di tutti i complessi aziendali che fanno capo alla società che negli ultimi cinque anni si trova in amministrazione straordinaria. Con l'apertura delle buste si potrà scoprire il nuovo acquirente, considerando che le candidature sono state almeno una dozzina. Diventa una corsa contro il tempo perché a maggio 2024 finirà l'amministrazione straordinaria e il commissariamento non potrà più essere rinnovabile.
Di fronte a questo scenario il tribunale di Savona procederà con la messa in liquidazione. Sintetizzando, a rischio ci sarebbero tutti i posti di lavoro. I commissari Carmelo Cosentino, Vincenzo Nicastro e Gianpaolo Davide Rossetti ha fatto accrescere in questi anni il numero delle commesse acquisite, con conseguente crescita dei P-180. Tra i nomi circolati quello dell'imprenditore italo-indiano Singh Grewal del Gruppo Greran e una cordata con due membri della famiglia Porsche Jovanka e Hans Ferdinand, oltre ad alcune società cinesi. Una volta individuato il "vincitore" la pratica verrà poi trasferita al Ministero per l'approvazione. La speranza è che tutti i tempi vengano rispettati e venga salvata un'azienda che ha un carico di lavoro di 560 milioni di euro e non ha debiti.
"Io penso che i commissari ancora oggi non siano in grado di dire qual è la portata di chi ha risposto alla candidatura e alla gara perché la procedura dice che saranno i notai a controllare le proposte - spiega il coordinatore regionale della Uilm Antonio Apa -. Ci troviamo in una situazione in cui la Piaggio si trova con un carico di ore e di ordini sostanziosi, 20 aerei da fare e sette manutenzioni, oltre a un simulatore". Si tratta di un carico di lavoro di oltre 500 milioni di euro. "Chi rileva farebbe un affare, perché la Piaggio è sana e senza debiti, che passano alla procedura. La soluzione sarebbe quella di trovare operatori del settore".
Perché c'è questa difficoltà a reperirli se invece è appetibile? Ed è sana?
Se dovessero entrare fondi sono preoccupato, perché per logica di interesse arrivano, spolpano il prodotto e poi abbandonato. Ci vogliono garanzie da parte dello Stato per far entrare imprenditori del settore. Parliamoci chiaro, non entro in Piaggio e mi accontento ma devo aggiungere a questa quantità di lavoro prodotti importanti per incrementare il materiale.
La soluzione quindi può essere lo Stato? Invitalia, Cassa Depositi e Prestiti?
Io dubito che l'ex Finmeccanica possa fare uno sforzo per intervenire, ma penso (Apa infatti aveva fatto proposta nelle scorse settimane ndr) che la Regione poteva formare una cordata con un milione simbolico, mettendo intorno a un tavolo operatori locali in grado di acquisire la Piaggio, ma qui capitani coraggiosi non ne vedo. Rimane il fatto che c'è molto lavoro da fare e il 2024 travalica la capacità di lavoro dell'azienda, e allora andiamo oltre, traguardando il 2026, quindi serve un provvedimento ad hoc. Lavorare con operatori industriali che con Cdp o Invitalia seguono la traittoria di fine lavori fino al 2026 darebbe il tempo di trovare un imprenditore e farebbe guadagnare economicamente e lavorativamente lo Stato.
IL COMMENTO
Regionali, alla Liguria servono politici che sappiano domandare scusa
Il nuovo Galliera non si tocca. Sarebbe un disastro per la sanità