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GENOVA - Un "sistema Liguria" per fare quadrato attorno a Piaggio Aerospace e ottenere un incontro col Governo: a dare questa definizione è stato l'assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessio Piana, tra i promotori della riunione che si è svolta oggi nel palazzo di piazza De Ferrari e che ha visto partecipare anche l'assessore al Lavoro Augusto Sartori, i parlamentari liguri, i sindacati e i rappresentanti dei Comuni di Genova e Albenga, sedi liguri di Piaggio, che hanno preso trasversalmente l'impegno di confrontarsi col Governo per garantire un futuro all'azienda.

Incontro che avverrà dopo la data fondamentale del 30 gennaio, quando si chiuderà il termine per presentare le offerte per l'acquisizione di tutti i complessi aziendali che fanno capo alla società - che da 5 anni si trova in amministrazione straordinaria - e si potrebbe quindi scoprire il nome del nuovo acquirente.

La deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo ha rassicurato i sindacati per quanto riguarda la scadenza dell'amministrazione straordinaria (fissata al 14 maggio), "è stato chiarito che non si vuole farla durare anni - ha dichiarato -, la possibile proroga dell'amministrazione straordinaria verrà valutata dopo che sarà chiusa la gara. L'amministrazione straordinaria chiude a maggio e la gara il 30 gennaio. Capiamo come si chiude questa partita e poi apriamo il dialogo col Governo", che si è impegnato "ad avere un'offerta che assicuri solidità finanziaria accompagnata da un piano industriale che garantisca il futuro dei siti produttivi e la salvaguardia dei livelli produttivi e occupazionali". Il deputato del Pd Luca Pastorino invece chiede un cambio di passo: "L'elemento di preoccupazione e mobilitazione deve rimanere alto" ha dichiarato il parlamentare dem, che sottolinea l'importanza di un dialogo col Ministero delle Imprese e del Made in Italy e la necessità di "vedere le carte di chi vince questa gara per essere sicuri che sia l'interlocutore giusto", poi ha evidenziato l'importanza di un Piano B che secondo alcuni potrebbe passare da un coinvolgimento dello Stato con Leonardo, Cassa Depositi e prestiti o Invitalia.

Dello stesso avviso anche i sindacati, come il segretario generale di Fim Cisl Christian Venzano, che in caso di mancata affidabilità degli interlocutori auspica un ingresso dello Stato: "Dopo 5 anni di amministrazione straordinaria abbiamo bisogno di investimenti" ha dichiarato. Adriano Spallarossa di Fiom Rsu Genova ha chiesto di "mantenere il Governo vigile indipendentemente dall'acquirente", mentre il segretario organizzativo di Uilm Genova Claudio Cabras parla di "corsa contro il tempo" e chiede che "la situazione si risolva in fretta".

"Abbiamo evidenziato che Piaggio ha un volume di ordini che va oltre i 500 milioni, che travalicherà il 2024 fino al 2026 - sottolinea il coordinatore regionale di Uilm Antonio Apa -. Chi è intenzionato ad acquisire la società la comprerà senza debiti e con un carico di lavoro robusto. Allo stato tutti quelli che si sono fatti avanti per comprare l’azienda si sono qualificati più come fondi che come operatori del settore; questo non rappresenta un elemento di garanzia".

Prima dell'incontro sarà comunque necessario attendere l'esito della gara il 30 gennaio, in quella che sarà una giornata decisiva per il futuro di Piaggio Aerospace.