
GENOVA - Anche se non lo era sulla carta, il consiglio regionale di oggi lo è sui contenuti: la discussione è tutta incentrata sul piano di dimensionamento scolastico chiesto a livello nazionale. Ed è polemica tra maggioranza e opposizione. La minoranza ha attaccato le decisioni del centrodestra e contestato l'emendamento per la provincia di Savona, dove la giunta Toti ha accantonato l'accorpamento tra il Calasanzio e il comprensivo di Carcare, puntando invece sull'accorpamento tra gli istituti secondari superiori Boselli -Alberti (istituto tecnico) e Mazzini-Da Vinci (istituto professionale).
Secondo il segretario regionale del Partito democratico Davide Natale si tratta di uno dei "più grandi pasticci compiuti da quando la giunta Toti si è insediata". L'attacco frontale arriva all'emendamento definito "boccia Ferro" in riferimento a Simona, assessore regionale all'Istruzione, che modifica il piano. "Il punto è politico: è un piano ragionieristico, è mancato il confronto col territorio e con il mondo scolastico. Su questo punto c'è stata anche forte fibrillazione della maggioranza. È uno dei peggiori momenti del nostro consiglio regionale" ha rimarcato Natale. Critiche tutte le opposizioni, da Azione a Linea condivisa, passando per il Movimento Cinque Stelle.
Nel frattempo, altro fronte aperto e caldo è quello all'interno della maggioranza, dove l'outsider Angelo Vaccarezza, dopo le dimissioni da capogruppo della Lista Toti, ha giurato battaglia per il dimensionamento scolastico nel suo territorio, nel Savonese. La sensazione è che sarà lo stesso Vaccarezza a votare contro la maggioranza, ribadendo ancora una volta il suo scontro personale con la giunta Toti e con il presidente, che però non rischia né sbandamenti né scivoloni di termini numerici in aula.
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