GENOVA - Prosegue il botta e risposta a distanza tra la Rete Studenti medi e il sindaco dei giovani del comune di Genova Benedetto Pesce Maineri. Al centro dei dibattito la convocazione della conferenza rappresentanti d'istituto da parte del sindaco dei giovani. Una conferenza, a detta del sindacato studentesco, inutile e costituita unicamente per controllare un organo studentesco. Nella serata di ieri è arrivata la risposta, affidata ai social, di Benedetto Pesce Maineri.
"Viste le polemiche che si sono generate in queste ore, voglio chiarire che la conferenza dei rappresentanti degli studenti degli istituti secondari di secondo grado non vuole sostituire alcun organismo esistente, ma sarà un momento di incontro e di condivisione aperto a tutti, fortemente voluto dai rappresentanti stessi per un confronto con me e con il tavolo istituzionale all'interno della consulta giovanile. Un momento di incontro che ho personalmente ritenuto potesse essere utile ai giovani miei coetanei per parlare dei temi che ci stanno maggiormente a cuore - si legge nel post del sindaco dei giovani -. Sinceramente non mi aspettavo che questa mia iniziativa potesse scatenare una reazione così violenta: il profilo Instagram che ho come sindaco dei giovani è stato attaccato in queste ore con commenti che contenevano insulti e che ho ritenuto di cancellare, nello spirito della community che segue la pagina. Più volte in queste settimane non mi sono sottratto al confronto neanche con i rappresentanti della rete studenti medi. Inoltre, con la presidente della consulta c'è un dialogo aperto e con lei mi sono fatto anche tramite per il reperimento di spazi per riunioni degli studenti. L'incontro del 14 dicembre sarà quindi un'occasione di confronto, quel confronto democratico di cui sempre più giovani sentono il bisogno e che non pensavo potesse dare così fastidio a qualcuno".
Non si è fatta attendere la contro risposta del segretario regionale della Rete degli Studenti medi Francesco Devoti, che ribadisce come secondo lui la conferenza non serve a nulla. "Ha solo la funzione di essere una passerella per il sindaco dei giovani e per il suo staff. Ribadiamo altresì che l'organo di rappresentanza degli studenti e delle studentesse esiste e si chiama consulta, è normata dalla legge, non dalle volontà politiche di un'amministrazione comunale. Per aver detto queste cose, siamo stati tacciati di aver insultato il sindaco dei giovani, che ci ha detto di essere sempre stato aperto al dialogo. In verità, sa bene anche lui che non è così, perché le offese alla nostra organizzazione e le offese personali nei confronti della presidente della consulta democraticamente e legittimamente eletta non provenivano da noi, ma da lui e dal suo profilo istituzionale. Forse quando dichiara che ha ritenuto di cancellare dei commenti si riferisce ai suoi, quelli sì offensivi. Forse, con un po' di megalomania, il sindaco dei giovani pensa che esista ancora il delitto di lesa maiestas, bisognerebbe che si aggiornasse: non esiste che lui possa dire quello che vuole e che poi la minima critica venga fatta passare, a mezzo stampa, come un insulto".
Infine, secondo la Rete degli Studenti medi non serve a nulla creare una molteplicità di organi tutti uguali. Arriva poi l'attacco alla giunta comunale: "C'è un tentativo di questa destra di sposta il dibattito dalle castronerie che perpetra, per ridurlo sempre e comunque a una questione personale. La critica alla conferenza rappresentanti non è aprioristica. Da una parte, vi è il tentativo di delegittimazione, come abbiamo a più riprese ripetuto, dall'altra parte c'è una questione di inutilità" chiosa Devoti. Nel frattempo la Rete degli Studenti medi ha organizzato nel pomeriggio di oggi, 7 dicembre, un corteo contro la violenza maschile sulle donne, tra le vie del centro città.
IL COMMENTO
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