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Il presidente della Liguria commenta i risultati delle elezioni del 14 e 15 maggio. Soddisfazione per il leader di Cambiamo, che plaude alle vittorie al primo turno di Claudio Scajola a Imperia e a quella di Cristina Ponzanelli a Sarzana (centrodestra)
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LIGURIA - Il presidente della Liguria Giovanni Toti analizza, a diverse ore dallo spoglio delle Comunali, i risultati delle elezioni del 14 e 15 maggio. Soddisfazione per il leader di Cambiamo, che plaude alle vittorie al primo turno di Claudio Scajola a Imperia (candidato civico appoggiato dal centrodestra) e a quella di Cristina Ponzanelli a Sarzana (candidata del centrodestra). 

"Scajola ha imposto una candidatura civica totale e ha stravinto al primo turno (oltre il 60% delle preferenze ndr) - ha commentato il presidente Giovanni Toti -. Per quanto riguarda Sestri Levante spero che il centrodestra si ricompatti, con il ballottaggio alle porte tra Marcello Massucco e Francesco Solinas, mi auguro che non si spezzi il centrodestra e che tutti possano convergere su Solinas, pensando che comunque dietro di lui c'è Claudio Muzio, esponente di spicco di Forza Italia. Credo che gli elettori possano scegliere il candidato civico che guarda però alla nostra area".

Insomma, non è difficile ipotizzare che il presidente Toti, come insegna la sua storia politica degli ultimi anni, cercherà di rimettere tutti insieme e d'accordo e di far confluire i voti spezzettati sulla candidatura di Francesco Solinas. "Meglio di così non poteva andare", ha tenuto a rimarcare Giovanni Toti. 

"Bene a Ventimiglia, con il candidato del centrodestra Flavio Di Muro che si trova in vantaggio anche se andrà al ballottaggio, come dicevamo abbiamo riconquistato non solo Imperia ma anche i piccoli comuni dell'Imperiese dove predomina la figura di Scajola. Soddisfazione anche per il successo ad Alassio di Melgrati, a Sarzana della Ponzanelli, ma anche di Portovenere dove abbiamo visto cosa siamo riusciti a fare, con la vittoria di Francesca Sturlese".

Nello spezzino quindi, rimangono salde al centrodestra con anima totiana, sia Sarzana che Portovenere, dove in questi anni il presidente ha puntato sul civismo dei territori, mettendo al centro turismo e occupazione. Il centrodestra inoltre, plaude alla vittoria di Giovanni Anelli, esponente civico ma vicino al centrodestra e ad alcuni politici liguri e genovesi. "Noi non vogliamo mettere il cappello sulla vittoria di Anelli - spiega Toti - ma credo che vinca un modello di crescita e sviluppo, coerente. Abbiamo raggiunto l'obiettivo e sono molto soddisfatto".

Esiste poi un tema, dirimente nella politica soprattutto ligure, che riguarda il centro. Quel centro che spesso, le forze più o meno vicine alla destra o alla sinistra, cercano di intestarsi il ruolo. E allora, nel centrodestra la lotta è quella tra Forza Italia (con il deputato azzurro Roberto Bagnasco che ha definito a Primocanale il suo partito il centro del centrodestra ndr) e il totismo arancione, quello fondato negli anni dal presidente Giovanni Toti. 

"Silvio Berlusconi è stato il primo che si è messo al centro dello schieramento politico, nessuno penso che però si possa intestare questa bandierina. I numeri ci dicono che a Imperia il centro viene rappresentato da Scajola, Biasi (vincente a Vallecroscia nell'Imperiese ndr), è un sindaco civico che è espressione del movimento della regione, Sarzana con la sindaca Ponzanelli, appoggiata da tutta la coalizione, è un'altra espressione del civismo - commenta a Primocanale il presidente Giovanni Toti -. Le regionali e le amministrative ci dicono una cosa molto semplice: senza quella gamba civica il centrodestra non è maggioranza in Liguria, questa è la verità, solo con questa gamba il centrodestra vince e sfiora il 60%".