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Signorini ha detto che i cassoni potranno essere trasferiti a Vado senza il parere del Comune. Io gli rispondo così: guarda che politicamente non lo potrai fare senza il parere del comune
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GENOVA - Si parla molto, ultimamente, di "Vasta Liguria", un progetto nato da un gruppo di persone che ruota intorno a Claudio Burlando, ex ministro dei Trasporti, ex presidente di Regione Liguria, ex sindaco di Genova e conoscitore del porto. Si è tenuto alla sala Cap di via Albertazzi il convegno organizzato da Burlando (guarda qui).

Claudio Burlando, partiamo da "Vasta Liguria". Lei lo ha spiegato in chiusura del suo discorso, "Io non sono qua perché mi sto ripresentando per avere future cariche, io sono qua perché bisogna parlare, bisogna discutere, non lo si fa abbastanza".
"Sì l'obiettivo è questo, far conoscere quello che sta per accadere, che sono cose enormi per Genova. Pensiamo alla diga, al tunnel, ai chimici, che noi contestiamo fortemente. E quindi abbiamo cercato di mettere in piedi un'iniziativa, una mattinata con diversi attori, istituzioni, cittadini, lavoratori, sindacati, imprenditori. Tutti hanno detto è un'occasione importante perché in questo momento il dialogo, questa questa cosa qua, non si fa. E di questo sono molto contento".

Rispetto ai cassoni, prima diceva che l'ha spiegato lei alla sindaca di Vado Monica Giuliano, che i cassoni potrebbero essere trasferiti a Vado. Lei pensa che ci sia mancanza di comunicazione? Secondo lei c'è timore che, vista la reazione della delegazione del Ponente, si possano temere reazioni troppo forti poi da gestire, anche da parte delle istituzioni? 
"Io sono dell'opinione che se noi vogliamo sviluppare il porto, con la gente bisogna parlare. Non possiamo pensare che si impongano le cose, perché poi scattano le reazioni, come a Ponente, dove si sono molto arrabbiati. Signorini ha detto che i cassoni potranno essere trasferiti a Vado senza il parere del Comune. Io gli rispondo così: guarda che politicamente non lo potrai fare senza il parere del comune. perché se succede come a Pra' e a Voltri, poi non li sposti"

Parliamo anche dei depositi chimici che dovrebbero essere trasferiti da Multedo a ponte Somalia. Ne abbiamo parlato anche con l'armatore Grimaldi. (guarda qui). Qual è secondo lei la soluzione? Perché Multedo denuncia da anni le servitù subìte, il presidente del Municipio Centro Ovest Colnaghi ha detto categoricamente che a Sampierdarena non li vogliono. Come si fa a uscirne e a trovare una soluzione che metta tutti d'accordo? Anche se sappiamo che mettere tutti d'accordo è molto difficile. 
"Ma io penso che il metodo giusto sia quello che ho adottato io oggi, ovvero quello di confrontarsi. Perché se si lavora in questo modo qui si possono ottenere anche dei risultati. Io continuo a pensare che l'ipotesi Calata Oli minerali sia praticabile, ma bisogna discutere tecnicamente. Non penso che si possa costruire una diga che costa 1 miliardo, 1 miliardo e mezzo e mettere al centro di Sampierdarena dei bidoni, dei depositi. Mi sembra una cosa irrazionale. Abbiamo sentito quanto traffico e lavoro perderemmo. E allora provate, istituzioni, a seguire questo esempio di oggi. Non discutete, non applicate il vecchio detto che si divide e si comanda. Provate a mettere insieme le forze. La Capitaneria di porto, i sindacati, i lavoratori, i cittadini, i municipi, tutti insieme se ne parla, si discute, e poi ci si prova. Io se volete, se vorranno che partecipi a qualche tavolo tecnico ci sarò, parteciperò. Ma la risposta che hanno avuto finora dai cittadini è stata veramente molto indicativa di una mancanza di dialogo".

Le chiedo un'ultima cosa, più politica. Il Partito democratico oggi c'era, solo in parte. C'era quello più riformista, quello vicino a Stefano Bonaccini, mentre quello che ha trainato a Genova, in Liguria, la vittoria di Elly Schlein non era presente. Insomma, le forze più a sinistra non c'erano ed erano alla Resistenza del porto alle riparazioni navali, da Vianello. È rimasto deluso?
"No, veramente c'era una parte di gente che ha votato per Schlein come Mazzarello, Tullo"

Però non c'erano, per esempio, Simone D'Angelo e Armando Sanna che si sono spesi molto per Elly Schlein.
"Secondo me hanno perso un'occasione grossa, grossa, di conoscere da vicino una realtà che bisogna conoscere se vogliamo tornare a vincere. Però, siccome quello che è emerso qui poi è una cosa che rimarrà disponibile. Io penso che vedranno quello che abbiamo discusso e penso che sia stato utile anche per loro".

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