Politica

Tutto è partito dalla bocciatura, da parte del Senato, della proposta di regolamento Ue per il riconoscimento dei diritti dei figli anche di coppie gay
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GENOVA - Non solo Pnrr, crediti incagliati, riforma fiscale, armi all'Ucraina; al centro del dibattito pubblico anche le famiglie arcobaleno. Non sono mancate infatti, in questi giorni, le manifestazioni di protesta in varie piazza italiane, tra cui Genova. Tutto è partito dalla bocciatura, da parte del Senato, della proposta di regolamento Ue per il riconoscimento dei diritti dei figli anche di coppie gay, oltre all'adozione di un certificato europeo di filiazione. Tradotto: il figlio viene riconosciuto solo a uno dei due genitori, dello stesso sesso.

La risoluzione della maggioranza - contraria alla proposta di regolamento e presentata dal relatore Giulio Terzi di Fratelli d'Italia - è passata con 11 voti favorevoli e 7 contrari. Compatte sul no tutte le opposizioni, dal Terzo Polo al Movimento Cinque Stelle. Nel frattempo nasce un nuovo fronte, quello dei sindaci dem, che hanno approvato un documento critico nei confronti dell'esecutivo sulla trascrizione dei figli delle coppie omosessuali: da Milano passando per Roma, fino ad arrivare a Bari.

"La questione è semplicemente fino a che punto dobbiamo estendere, tirare e strizzare i diritti naturali, che vedono comunque in natura un uomo e una donna stare insieme - commenta a Primocanale Antonio Oppicelli, coordinatore di Fratelli d'Italia -. Dobbiamo chiederci se sia giusto l'affitto di una donna per portare avanti una gravidanza, addirittura con la garanzia di darti prodotto senza difetti come se parlassimo di un telefonino o di una macchina. A mio parere tutto questo non è corretto anche secondo il diritto naturale".

E sul governo, il coordinatore di FdI spiega: "L'esecutivo ha le idee molto chiare, in particolare la presidente Meloni, il governo è la massima autorità amministrativa di questo Paese ma le leggi le fa il Parlamento quindi noi tutti siamo tenuti all'osservanza delle leggi, e le leggi ci dicono che c'è il divieto di maternità surrogata". Insomma, un dibattito molto sentito ma soprattutto acceso, senza dimenticare che al centro dovranno sempre esserci i diritti dei bambini, a loro andrà la tutela da parte delle istituzioni.

 

 

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