Elezioni, da Roma Schlein chiede unità ma a Imperia si corre divisi

IMPERIA - Riunioni, riunioni fiume nel Partito democratico e nel centrosinistra per provare a convergere su un unico nome. Non sono però serviti i lunghi dialoghi, i candidati restano due: da una parte Domenico Abbo di Imperia Democratica e dall'altra Laura Amoretti, appoggiata dal Partito democratico. Se Abbo rappresenta l'anima più a sinistra, con i dissidenti dem che hanno deciso di sostenere l'ex presidente della provincia d'Imperia; Amoretti invece è espressione dei dem più centristi.

Una sfida interna al centrosinistra che non sembra, almeno per adesso, trovare una soluzione differente. "Al di là di quelle che sono le beghe all' interno del mio partito va dato atto che qui si è realizzata la coalizione, cosa che non è successa dalle altre parti. A Imperia c'è un candidato e una colazione coesa. Siamo i depositari dell'attività e del pensiero del centrosinistra e del pensiero progressista". Così parlava Domenico Abbo il giorno del passaggio di consegne da Ivan Bracco a lui. 

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"Il nostro è un progetto che parte dall'ascolto di tutte le persone che vivono quotidianamente la città. Io sono un'espressione civica al di là del sostegno, delle spaccature, delle divisioni. Oggi si deve costruire e si deve costruire insieme attraverso il confronto. L'obiettivo è creare una città capace di rispondere ai bisogni dei cittadini dagli 0 ai 100 anni". Queste invece le parole di Laura Amoretti, unica donna candidata sindaco, che non cede il passo ma porta avanti la propria proposta. 

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Due nomi, due storie, ma un unico obiettivo: diventare sindaco di Imperia. Ma come succede nel centrodestra, con le candidature di Scajola e Zarbano, anche nel centrosinistra la doppia candidatura potrebbe far sottrarre voti a vicenda. Se ci sarà un intervento di Elly Schlein, da Roma, lo scopriremo solo nei prossimi giorni. Ma la richiesta che arriva dalla capitale è quella di lavorare per l'unità, confluendo su un unico profilo.