In mezzo agli ulivi secolari sulle alture di Imperia, all'agriturismo Cascin dell'amico Gianni Massa, il sindaco Claudio Scajola ha incontrato i suoi amici di sempre, dato il via alla campagna elettorale e tracciato le linee guida. Una grande festa che ha visto la partecipazione dei pilastri portanti , chi della sua vita chi della sua carriera politica, tra cui i fedelissimi Vittorio Adolfo, Giacomo Raineri, Franco Amoretti e Ginetto Sappa.
Alla sua sinistra sedeva il nipote Marco, assessore regionale.
"Non mi stancherò mai - ha detto il sindaco - di dire che Imperia e gli imperiesi sono il mio partito e a maggior ragione non vorrei più tornare sul discorso della sigle. E' un discorso che non mi appartiene. Deve essere chiaro che io non cerco accordi politici e non cerco sigle di partito. Io cerco persone valide, persone che abbiano passione, disinteresse e voglia di far crescere ulteriormente la città di Imperia. Per scaramanzia, lo stesso mese di 5 anni fa, siamo tornati qui dove mi fu chiesto di candidarmi a sindaco. Sono stato eletto contro il centrodestra, il centrosinistra, la destra e la sinistra.
La politica - conclude - è stata la mia compagna di vita fin da giovanissimo. Sono stato sindaco, parlamentare, ministro (4 volte n.d.r.), presidente del comitato parlamentare sui Servizi Segreti. A Roma ho fatto tutto quello che potevo fare. Ora che non sono più un ragazzino sento il dovere, con estrema gratitudine e devozione, di ricambiare la fiducia che i miei concittadini mi hanno sempre riservato e garantito. Il mio impegno è dedicato a loro, alla mia splendida città e... al loro futuro."
IL COMMENTO
Genova e AirBnb, sì alle regole ma il turismo non è un mostro
Piaggio Aero, dietro la cessione nessuna strategia politica e industriale