Politica

Per il senatore ligure del Pd bisogna trovare soluzioni al più presto a partire da una rimodulazione dei cantieri
1 minuto e 34 secondi di lettura

Dopo le giornate di passione che centinaia di automobilisti sono stati purtroppo costretti a vivere, basti pensare all'ultimo fine settimana con code chilometriche e ore di attesa, nel dibattito sul caos-autostrade interviene il senatore ligure del Partito Democratico Lorenzo Basso: "Basta derubricare a semplice ‘disagio’ quello che i cittadini liguri e molti turisti sono costretti a subire ogni volta che decidono di spostarsi da e verso il ponente ligure in autostrada. La richiesta di ‘stringere i denti almeno per altre tre settimane’ non è accettabile rispetto a quanto sta accadendo e soprattutto ai gravi rischi per l’incolumità delle persone".

Basso sottolinea poi come da settimane, a seguito del blocco del traffico autostradale, sia completamente bloccata anche l'Aurelia da Cogoleto ad Arenzano e fino a Genova Voltri con pesanti ripercussioni pure sulla viabilità interna. Una situazione che vede da un lato gli automobilisti prigionieri per ore nelle loro macchine senza assistenza e dall'altro mezzi pesanti percorrere la statale in tratti particolarmente stretti o vicini alle abitazioni con enormi rischi per la sicurezza delle persone.

Bisogna trovare soluzioni al più presto - afferma - a partire da una rimodulazione dei cantieri per accelerare i lavori, oltre a fornire agli automobilisti tutte le informazioni necessarie, e in tempo utile, per districarsi tra i blocchi stradali e trovare percorsi alternativi da seguire. Un lavoro che va affiancato all’avvio di controlli che evitino il passaggio di veicoli autoarticolati in tratti di strada ristretti (come quello dei Piani d'Invrea) o nei pressi di realtà abitate come in molti comuni e paesi della costa e dell’entroterra, con enormi rischi per i pedoni e i ciclisti che transitano spesso in quei tratti. Tutti interventi che non possono e non devono gravare sulle spalle delle amministrazioni comunali, che devono già affrontare le difficoltà che i cantieri causano al territorio, ma devono avere una regia regionale e il contributo attivo di autostrade”.