Politica

I pendolari denunciano che dal 1° gennaio è stato previsto un aumento del prezzo del 6% e che il Consiglio di Stato si è già pronunciato a loro favore
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LA SPEZIA - La senatrice ligure di Italia Viva Raffaella Paita, con la collega di partito Silvia Fregolent, ha presentato un'interrogazione a risposta scritta al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Tema del confronto: la verifica del contratto di servizio sottoscritto tra Regione Liguria e Trenitalia che è stata effettuata da alcuni comitati di cittadini, pendolari e operatori turistici. 

"Detta verifica ha portato il comitato a denunciare il rischio che già da gennaio 2023 le tariffe dei treni regionali potrebbero subire un rincaro pari al 6% che si potrebbe sommare a quello del 7,5% calendarizzato per il 2021 e per ora non ancora applicato" - spiega la senatrice Raffaella Paita. I comitati denunciano infatti la tariffa di 5 euro a tratta che è già in vigore per il '5 Terre Express', la metropolitana leggere da marzo a novembre offre un treno ogni 20 minuti ("per la quale i turisti sono costretti a pagare 5 euro anche per corse di soli 50 secondi" incalza Paita), come quella tra Manarola e Riomaggiore che ha "conquistato" il prima di tratta ferroviaria più cara d'Europa.

Per quanto riguarda il '5 Terre Express' i pendolari denunciano che dal 1° gennaio è stato previsto un aumento del prezzo del 6% e che il Consiglio di Stato si è già pronunciato a loro favore, intimando di togliere gli omissis ad alcuni allegati del contratto di servizio che la stessa Regione Liguria ha stipulato nel 2018 con Trenitalia, senza l'ottemperanza ancora di Regione e azienda. Il contenuto degli omissis serve a comprendere la ratio degli aumenti e la pianificazione degli stessi per come sono previsti per il loro prossimo futuro, oltre ai ricavi da tariffa e ai costi dell'intero servizio regionale. "La scelta di oscurarli rende invece impossibile non solo per i cittadini, ma anche per i loro rappresentanti nelle istituzioni regionali e nazionali, valutare la congruità degli investimenti previsti e la politica del trasporto pubblico", prosegue Paita.

L'interrogazione a risposta scritta della senatrice ligure si è conclusa con la domanda, al ministro Salvini, se "sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative intenda adottare perché i cittadini liguri siano messi a conoscenza delle condizioni del contratto di servizio stipulato, in modo che vengano scongiurati gli aumenti tariffari indiscriminati e non collegati ad alcun miglioramento effettivo del servizio". 

 

 

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