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Le istituzioni locali lavorano all'attuazione del programma di rilancio post-pandemia
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"Oggi entriamo in zona gialla ma siamo qui per lavorare al futuro. Il Pnrr è il piano che deve veder cambiare questo paese, un Piano nazionale ed europeo in cui le istituzioni devono imparare a giocare ognuno il proprio ruolo". Così Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, durante "Restart Liguria. Le risorse del Pnrr".

"Il governo, attraverso una riprogettazione seria del Paese - sottolinea il presidente - deve dettare la linea da seguire in concertazione. Il Pnrr deve rappresentare un nuovo metodo di lavoro per il futuro, non è solo infrastrutture è un nuovo spirito di inclusione sociale, di formazione, capacità di stare insieme. Dobbiamo essere all'altezza, nessuno deve rimanere indietro".

BUCCI - Nel corso dell'incontro al Ducale, il sindaco di Genova Marco Bucci ha auspicato: "Grazie al PNRR abbiamo l'opportunità di riuscire a riportare Genova e l'Italia a livelli internazionali, ci sono i finanziamenti: 6 miliardi approvati di cui 2 verso aprile/maggio, 8 da investire nei prossimi anni. Io penso al contorno: queste risorse servono infatti a mettere in piedi le infrastrutture e i privati hanno la possibilità di inserirsi, per la creazione di un circolo virtuoso che crei sviluppo".

BENVEDUTI - L'assessore regionale all'Industria e allo Sviluppo Economico puntualizza: "Vogliamo dare opportunità alle aziende di orientarsi fra i bandi, abbiamo attivato sul sito della Regione una newsletter periodica, Radar PNRR, per riepilogare tutte le opportunità a disposizione degli imprenditori".

SCAJOLA - La rigenerazione urbana è uno degli aspetti specifici del PNRR: "Un'opportunità importante - sottolinea l'assessore regionale all'Urbanistica Marco Scajola - di rigenerazione per una Regione come la nostra che è comunque all'avanguardia come normativa: si tratta di utilizzare al meglio le risorse, come metodologie e criteri. L'esigenza prioritaria è quella di tutelare i comuni medio piccoli, per evitarne l'esclusione".

CAVO - Anche l'assessorato alla Cultura è coinvolto, come spiega l'assessore Ilaria Cavo: "La missione di rigenerazione del territorio è legato al fattore cultura, che riguarda la popolazione dei territori e dei borghi nella prospettiva dello sviluppo e dell'occupazione. L'intervento legato al recupero dei borghi prevede 1 miliardo di euro a livello nazionale"

GIAMPEDRONE - "Dei progetti già presentati da Regione Liguria e in attesa dell’autorizzazione da parte del Governo – ha spiegato l’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone - abbiamo circa 280 milioni a livello infrastrutturale: il core business è rappresentato dalla ciclovia tirrenica, che vede già 19 milioni assegnati alla Regione Liguria per i primi lotti di intervento e 230 milioni per implementazioni e ammodernamento della rete ferroviaria esistente. Ci sono poi le grandi infrastrutture che non trovano spazio direttamente nel Pnrr ma che beneficeranno di fondi nazionali, oggi disponibili grazie al finanziamento di altri interventi attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza: mi riferisco ad esempio ai piani di Rfi, di Anas, le varianti Aurelia o il raddoppio della ferrovia a ponente. Per quanto riguarda la difesa del suolo e l’ambiente abbiamo un’interlocuzione in corso tra Regione e ministero della Transizione ecologica che cuba circa 450 milioni di euro di investimenti a favore di Regione per infrastrutture acquedottistiche, tra cui il Roja ma non solo, un grande piano di bonifiche ambientali di siti contaminati; ulteriori 50 di milioni di euro circa destinati invece alla difesa del Suolo per finire tutta la programmazione strutturale."

BERRINO - Per quanto riguarda i trasporti, l'assessore Gianni Berrino sottolinea: "Si tratta di un settore determinante per il rilancio della Liguria, gli investimenti andranno nella direzione green con preferenza per i mezzi elettrici o a idrogeno: sono 310 milioni di fondi per i trasporti, di cui 220 per l'area metropolitana di Genova".

FERRO - Il PNRR è un’occasione unica anche per lo sport, spiega Simona Ferro, assessore allo sport e al personale: "La Liguria non può e non vuole farsi sfuggire questa possibilità e che ci consente di compiere notevoli passi avanti per progredire in temi spesso considerati marginali come lo sport e la parità di genere."

PIANA - Il vicepresidente di Regione Liguria spiega come il Pnrr garantirà ril rilancio della regione: "Siamo davanti a sfide decisive per la Liguria, che da sempre si basa su un’agricoltura non estensiva, ma di qualità elevatissima frutto di un confronto diretto con le necessità del nostro territorio e di tavoli tecnici con le associazioni di categoria, le Regioni e il Ministero. Ci stiamo affacciando alle prime linee operative importanti, attese da tempo, andando ulteriormente a rafforzare l’agroalimentare, settore chiave per il PIL, l’ospitalità e la reputation ben oltre confine. Logistica, ammodernamento delle macchine agricole, agrisolare, contratti di filiera, invasi e sistemi irrigui sono le ricette su cui si basa il PNRR per imprimere il rilancio alla nostra agricoltura. Buone notizie per i produttori liguri, in un periodo di festività in cui il food&wine italiano sembra sfiorare il record storico sulle tavole del mondo."

GELMINI - "Io credo che sia davvero prossima la firma di questo accordo e il progetto bandiera della Liguria sarà probabilmente uno dei primi, darà il via ai 20 progetti bandiera che andremo a realizzare nelle singole regioni". Lo ha detto il ministro degli affari regionali Maria Stella Gelmini parlando del "progetto bandiera" degli Erzelli di Genova l convegno sull'uso del Pnrr a Palazzo Ducale. "Con i fondi del Pnrr creeremo agli Erzelli un polo nazionale di ricerca tecnologica e scienze computazionali per il trasferimento applicativo nel settore clinico e delle life science, che farà della Liguria un vero e proprio centro di competenza nazionale ed europeo" ha aggiunto il ministro. "Questi progetti bandiera non sono pensati con la scala regionale ma vengono proposti dalle regioni, coinvolgono i territori, e diventano una progettualità nazionale ed europea - ha detto Gelmini -. In questo caso si tratta di un vero e proprio centro di competenza per la ricerca della tecnologie avanzate nelle scienze computazionali con particolare riguardo per la frontiera della medicina robotica della medicina di precisione e personalizzata. Si tratta di un progetto di grande rilevanza che necessita di risorse ingenti, siamo nell'ordine di oltre 300 milioni di euro, e tuttavia abbiamo già registrato un grande interesse, una grande attenzione, e trovo che sia davvero la concreta applicazione della visione di Paese che e' sottesa al piano nazionale di ripresa e resilienza - ha concluso -. Quella di un paese all'avanguardia anche nei settori cruciali che riguardano la difesa della vita e di una regione che ha il coraggio e l'ambizione di pensare al futuro con un progetto pioneristico che potrebbe rendere la Liguria protagonista non solo in Italia ma in Europa e nel mondo".