SAVONA - Con l’attuale legge elettorale, in seguito alla riforma che ha ridotto il numero dei parlamentari, sono quindici i posti riservati alla Liguria in Parlamento, dieci alla Camera e cinque al Senato. Al termine di una campagna elettorale anomala, c'è il rischio concreto che dalle elezioni la provincia di Savona venga cancellata dalla mappa della politica, ovvero senza nemmeno un rappresentante a Roma. Uno scenario che preoccupa tutti i partiti, anche quelli che avevano sostenuto il taglio dei parlamentari.
La provincia di Savona trascina faticosamente una serie di questioni irrisolte che, se non sbloccate, potrebbero candidarla a fanalino di coda della Liguria. Aurelia Bis, raddoppio ferroviario a Ponente, sanità, Funivie, Piaggio Aerospace. Queste alcune delle realtà che necessitano di un filo diretto con Roma. Con ogni probabilità, la prima interlocutrice resterà la Regione. Al momento, oltre che per il leghista Francesco Bruzzone, la speranza sotto la Torretta è quella di un assessorato regionale per i consiglieri Brunello Brunetto o Angelo Vaccarezza, o per Ripamonti o Foscolo qualora sfumasse il Parlamento. Tutto dipenderà dai risultati di Ilaria Cavo, Marco Scajola e Alessandro Piana.
IL COMMENTO
Fare sindacato non vuol dire che il governo sbaglia tutto
Prima della funivia ridateci salita della Misericordia!