"Il quadro di possibile accordo elettorale fra Alternativa e Italexit è sciolto. Laddove c'era un consenso di fondo su una serie di importanti nomi da presentare come candidati, nella composizione in dettaglio delle liste presentata da Italexit abbiamo riscontrato la presenza - anche in ruoli di capolista - di candidati organici a formazioni di ispirazione neofascista".
Con una nota di Alternativa c'è "si conclude un accordo breve, che era nato per mettere insieme le forza che avevano contrastato il governo Draghi, le vaccinazioni obbligatorie, il green pass, Il presupposto era lasciarsi indietro le ideologie", commenta il senatore Mattia Crucioli a Primocanale. Ma "Italexit ha ritenuto senza dircelo di fare qualcosa con Casa Pound, molto diversi da noi. Si accomodi pure e vada avanti così se vuole diventare il volto della nuova destra", commenta il senatore genovese.
"Il Liguria in realtà questo problema non c'è. Le persone di Italexit con cui abbiamo fatto campagna sono rimaste a bocca aperta davanti a questa scelta. Ma ci sono linee che non vanno passate. Paragone, Italexit, ha pensato che l'Italia sta virando a destra, che potessero dargli una mano e ha dunque pensato di fare un accordo con Casa Pound con idee completamente diverse dalle nostre", spiega Crucioli.
"Per me c'è un limite invalicabile. No al fascismo è la pregiudiziale che io avevo posto a Genova e infatti nella mia lista genovese non ci sono stati problemi e questo deve rimanere anche a livello nazionale".
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