ROMA - "Sono certo che volesse diventare presidente della Repubblica, non so quanto interesse avesse con la presidenza del Consiglio in vista delle negatività che ci aspettano questo autunno". È questo il commento di Mattia Crucioli, senatore di Uniti per la Costituzione, sulla crisi di Governo. "Draghi paga un prezzo o ha attenuto quello che voleva? Non lo so. Soprattutto sentendo la replica che ha fatto ieri, non sembravano esserci punti di incontro, ha fatto infuriare Lega, Movimento Cinque Stelle e Forza Italia, e infatti non hanno votato la risoluzione su cui aveva messo la fiducia. Non so quanto ci sia di scientifico o doloso, non riesco a dare una lettura su questo".
"Bisogna capire cosa fa il Presidente della Repubblica - spiega Crucioli -, qualche indicazione si inizia già a capire ma la road map che condurrà al voto non è così chiara. Ci possono essere diversi scenari, come lo scioglimento delle Camere con Governo in carica, cosa che dovrà decidere Mattarella. Oggi sapremo qualcosa di più, probabile che si vada al voto ad ottobre e che il Parlamento e il Governo facciano le cose più urgenti, anticipando la finanziaria già a settembre".
Sulle elezioni: "Penso che il voto sarà il due ottobre, credo non ci siano alternative. Serve igiene politica dopo tutto quello che è avvenuto e i tradimenti da parte dei partiti, c'è bisogno di fare piazza pulita e di ridare voce ai cittadini. Quello che più spiace dei governi tecnici è che deresponsabilizzano, fanno scelte spesso invise e dannose per i cittadini, tanto poi siamo tutti responsabili e non lo è nessuno. Noi c'eravamo come opposizione ma eravamo 13 su 100 e passa. Bisogna tornare a un governo politico, facendo in modo che la parte vincente si assuma le sue responsabilità".
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