salute e medicina

Confusione comunicativa, morte di Camilla, ferie tra le concause
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 Nella giornata di venerdì in Liguria sono stati somministrati oltre 15mila vaccini, ma la campagna vaccinale rallenta: per la prima volta nelle prossime settimane nella nostra regione sarà possibile vaccinare, sia per dosi che per capacità di somministrazione del sistema sanitario regionale, più persone di quelle che sono prenotate nelle liste.

"Questo è legato a diverse concause: la confusione comunicativa dei giorni scorsi e il caso tragico di Camilla, la fine della scuola e l’inizio delle ferie, oltre al fatto che le categorie di età più basse si sentano meno esposte alle conseguenze del virus e quindi abbiamo meno fretta di prenotarsi", motiva il governatore e assessore alla sanità Giovanni Toti.

Anche le chiamate effettuate per anticipare la prima dose a 10mila liguri non ottengono grande consenso: "La maggior parte delle persone preferisce mantenere la data che aveva fissato. Significa che la fretta di accaparrarsi il vaccino sta via via scemando, anche a causa dei dati del Covid che parlano di un ridotto pericolo immediato”, continua Toti.

Resta il problema della privacy: se non modificata Regione Liguria non potrà per esempio comunicare ai medici di medicina generale la lista dei pazienti che non si sono vaccinati e intervenire per sensibilizzarli sulla necessità della vaccinazione.