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La Figc allarga le maglie per l'iscrizione, consentendola alle società che abbiano pagato almeno un mese su quattro
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 L'Associazione Italiana Calciatori scende sul piede di guerra contro la decisione presa dall'ultimo Consiglio Federale, in relazione ai i requisiti necessari per l'iscrizione alla Serie A 2020/21.


In caso di contenzioso in corso con i giocatori relativamente agli stipendi dei mesi di marzo e aprile, le società potranno infatti iscriversi alla prossima stagione avendo pagato solo una delle ultime quattro mensilità, nella fattispecie maggio. I calciatori non hanno gradito e così studiano contromisure.

La FIGC ha diffuso un comunicato rassicurante ma non ha convinto né l'AIC né l'AIAC, tanto che gli allenatori nella serata di ieri con un comunicato si sono schierati al fianco dei calciatori.
L'Assocalciatori chiede così la modifica di questa regola entro la prossima riunione del Consiglio Federale. Nel frattempo i giocatori non escludono di mettere in mora le società e svincolarsi se gli stipendi non saranno regolari. Scongiurata invece l'ipotesi di uno sciopero.