sport

Un attacco cardiaco stronca a 54 anni l'ex dirigente blucerchiato
1 minuto e 13 secondi di lettura
 Lutto nel mondo della Sampdoria. È mancato nella sua casa di Sestri Levante Filippo Mantovani, 54 anni appena compiuti, figlio di Paolo e fratello di Francesca, Enrico e Ludovica. Gli è stato fatale un attacco cardiaco; a dicembre gli era stato impiantato un pace maker. Dopo molti anni trascorsi all'estero, dalla scorsa primavera viveva nella località del Tigullio, dove gestiva un ristorante in via XXV Aprile.
Riservato e appartato, con l'avvento di Enrico alla presidenza nell'autunno 1993 Filippo era stato a lungo uno dei principali collaboratori del fratello nella gestione della Sampdoria, distinguendosi per l'acume nella scoperta di alcuni giocatori destinati a rivelarsi fuoriclasse assoluti: un nome per tutti Juan Sebastian Veron, la scoperta di cui andava più fiero.
Con l'acuirsi della contestazione dopo la caduta in B del 1999 e il successivo passaggio del club alla famiglia Garrone-Mondini, Filippo si era defilato per trasferirsi a Barcellona, dove aveva continuato a seguire il calcio per pura passione. Quindi, il ritorno in Italia e la prematura scomparsa.
“Era l'unico della famiglia che sapeva giocare a pallone, seguiva il calcio ovunque, era appassionatissimo. Non mi sento di aggiungere altro, se non che ho perso mio fratello” ha detto Enrico Mantovani, subito raggiunto dalle chiamate di affetto e di vicinanza di tutti i protagonisti di quella Sampdoria, da Vialli a Mancini a Lombardo a Pagliuca e tutti gli altri.


Primocanale partecipa al dolore della famiglia Mantovani, a cui porge le più sentite e affettuose condoglianze.