politica

Dopo l'articolo sui possibili candidati del centrosinistra in Liguria
1 minuto e 33 secondi di lettura
In riferimento all'articolo a firma Giuseppe Sciortino pubblicato sulla vostra testata dal titolo "Regionali, il sindaco Biancheri dice no al Pd e rispunta il nome del dottor Cremonesi" (clicca qui per approfondire), ci tengo a precisare alcune cose.

Non smentisco la notizia di essere stato contattato la scorsa settimana dai vertici regionali del Partito Democratico. E' stata una proposta che ho accolto con particolare piacere ma che ho dovuto declinare per motivi personali, e non certamente politici. Alla base della mia rinuncia l'impegno che ho preso con la mia città appena un anno fa e che intendo convintamente portare avanti, tanto più in un momento così delicato.

Alla mia amministrazione, al pari di tutti gli enti locali in un frangente così complesso come quello che stiamo attraversando, serve una guida salda e sicura per garantire una veloce ripartenza, e questo è incompatibile in questo momento con qualsiasi altro impegno, specialmente un percorso gravoso e complesso come una candidatura a presidente della Regione Liguria, percorso che richiederebbe peraltro molto più tempo per essere adeguatamente preparato.

Il mio rapporto personale e istituzionale con il presidente Toti
, oggi come un anno fa quando eravamo avversari in occasione della campagna elettorale a Sanremo, è di cordialità, rispetto istituzionale e collaborazione amministrativa, e non va confuso con un avvicinamento politico. La mia posizione rimane quella di un sindaco indipendente, a guida di un'amministrazione comunale civica, moderata e con l'appoggio del Partito Democratico.

Da ultimo, ringrazio il Partito Democratico regionale per la proposta e per aver pensato a quel "modello Sanremo" risultato vincente sia nel 2014 che nel 2019. Sono certo i responsabili del partito sapranno trovare il miglior candidato per le prossime elezioni regionali, che dovranno mettere al centro tre temi su cui in Liguria abbiamo davvero bisogno di una svolta: sanità, infrastrutture e lavoro".