La data ormai c’è, manca solo l’ufficialità. Pochi dubbi restano sul fatto che si andrà al voto il 20-21 settembre in Liguria per definire la prossima amministrazione regionale. Il candidato del centrodestra unito c’è, il governatore uscente Giovanni Toti è pronto a sfidare la controparte del centrosinistra. Che deve essere ancora definita. Manca infatti all’appello ancora il nome dello sfidante che può mettere sotto lo stesso ombrello le anime del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e di Campo Progressista.
Quando i giochi sembravano fatti intorno al nome di Ferruccio Sansa, la segreteria regionale del Pd ha sparigliato lasciando di stucco anche il bureau nazionale dem che ormai l’accordo lo aveva trovato. Quella che sembrava una partita a scacchi per trovare il candidato più adatto a sintetizzare il programma comune è diventata invece una sfida incrociata tra alterigia e orgoglio. Nessuno vuole fare il passo indietro nel nome di una alleanza che a questo punto traballa. Nel frattempo i dem non sono rimasti con le mani in mano.
Le porte chiuse in faccia al Pd Liguria non si contano più. L’ultima in ordine di tempo porta dritta al sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri. Giunto al secondo mandato, il primo cittadino matuziano non nasconde velleità che vanno oltre i confini della Città dei fiori. Ma alla proposta del Pd (giunta attraverso le ambascerie di Giovanni Barbagallo) ha risposto picche. Dopo un primo avvicinamento all’area burlandiana del partito, oggi Biancheri ha virato verso il centro moderato più vicino al governatore Giovanni Toti.
Il Pd Liguria nel frattempo ha bruciato nomi e volti prestigiosi lungo il cammino. Il tempo nella clessidra scorre e il trio Farello-Lunardon-Rossetti deve trovare un nome per evitare l’imposizione di Sansa da parte dei vertici nazionali Pd (e degli alleati). Rumors interni al gruppo dem genovese raccontano di un ritorno di fiamma per Paolo Cremonesi, direttore di Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza dell’Ospedale Galliera. Indipendente dai partiti e professionista stimato, il medico risponderebbe all’identikit richiesto dalla coalizione.
Le elezioni regionali sono dietro l’angolo. Per la prima volta sarà una campagna elettorale balneare, un’estate diversa dalle solite in linea col periodo storico i cui tempi sono stati dettati dall’emergenza coronavirus. Dopo il no del sindaco Biancheri e le candidature ancora in gioco di Annamaria Furlan e Aristide Massardo, il nome e la professione di Cremonesi potrebbero aver riattirato le simpatie della dirigenza regionale Pd pensando alla connessione coi medici eroi. O più semplicemente chiedendo a un esperto di terapia d’emergenza una cura per il centrosinistra in panne.
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Regionali, il sindaco Biancheri dice no al Pd e rispunta il nome del dottor Cremonesi
Verso il voto del 21-21 settembre
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