cronaca

Il ministero italiano: "L'accordo firmato nel 2015 non è ancora in vigore"
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"Grazie all'intervento di questo ministero tramite la nostra ambasciata a Parigi, le autorità francesi hanno riconosciuto (con nota verbale del 27 gennaio) che nel caso del peschereccio Mina è stato commesso un "deprecabile errore" di giurisdizione ed hanno pregato le autorità italiane di voler accettare le loro sincere scuse".

Lo comunica il ministero degli Affari Esteri in una nota inviata all'avvocato Luca Ritzu, con cui conferma le scuse da parte delle autorità francesi per il fermo, avvenuto il 13 gennaio scorso, del peschereccio "Mina", di Sanremo, accusato di praticare la pesca al gambero rosso in acque francesi.

Nella nota, il ministero fa pure presente che: "risale al 18 giugno del 1892, l'unico progetto di convenzione Italia-Francia per la delimitazione delle zone di pesca nella baia di Mentone" e che l'accordo firmato, a Caen, in Francia, il 21 marzo del 2015 non è ancora in vigore, in quanto non ancora ratificato dall'Italia.