E' un aspetto che forse pochi hanno preso in considerazione, una delle conseguenze silenti del caos delle autostrade, a livello, in questo caso, della caduta di oggetti dai viadotti o dei timori per piloni ammalorati. Graziella abita da anni sotto il viadotto di via Betti a Rapallo, A12, un mostro alto 50 metri.  Due volte in due mesi sono cadute due lastre di metallo nella vicina carrozzeria, sfiorando in un caso i due titolari, e anche in casa sua è caduto di tutto. "Fino a un po' di anni fa non avevo più paura, mi ero abituata, avevano fatto alcuni lavori e non ci pensavo più" racconta a Primocanale dal terrazzo ampio di casa, che nel tempo ha raccolto pezzi di cemento, viti, sassi, copertoni, scagliati come proiettili dal cielo. "Prima tenevo tutti questi reperti ma ora li ho buttati. Ma da quando è crollato il ponte Morandi a Genova ho paura, torno spesso a guardare in alto e soprattutto quando piove vedo terra scendere vicino al pilone là in fondo e ho paura che gli venga a mancare la base sotto".
Graziella, come molti altri suoi "compagni" che vivono sotto i viadotti, vorrebbe cambiare casa ma "ormai non hanno più valore le abitazioni sotto l'autostrada, fino a un po' di tempo fa non era così ma ora, con gli ultimi fatti accaduti, è così".
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