porti e logistica

Via libera trasversale in consiglio
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 La Regione Liguria nel 2022 investirà 57 milioni di euro del Fondo strategico per garantire la copertura finanziaria del progetto della nuova diga del porto di Genova. Lo prevede un articolo del Documento di economia e finanza regionale (Defr) approvato dal Consiglio regionale con 24 voti a favore (centrodestra, Pd-Articolo Uno e M5S), 3 astenuti (Lista Sansa) e un contrario (Linea Condivisa).

"Contribuiamo a far partire l'opera della nuova diga di Genova che altrimenti non sarebbe andata a gara in assenza di copertura per come il dibattito pubblico ha scelto il tipo di opera. - afferma il presidente della Regione Giovanni Toti - Quindi la Regione non solo ha ascoltato il dibattito pubblico, ma ha messo soldi propri, fondi italiani non europei, per far mettere a bando dall'Autorità portuale la costruzione della diga entro l'anno".

"Si tratta di fondi europei portati a casa dal Governo Conte 2 - sottolinea il consigliere Davide Natale (Pd-Articolo Uno) - respingiamo al mittente qualsiasi tipo di lezioncina sul Fondo strategico".

"Ci asteniamo perché un'opera da 1,3 miliardi di euro avrebbe meritato un diverso dibattito pubblico a Genova. - commenta il capogruppo Ferruccio Sansa (Lista Sansa) - Solleviamo dubbi nonostante l'importanza dell'opera per il nostro porto, in particolare solleviamo dubbi sul dibattito pubblico, sull'analisi costi-benefici dell'opera, sulle previsioni di crescita dei flussi di traffici portuali e grossi dubbi sui tempi di realizzazione".

"Il corridoio 6 dev'essere implementato per l'import-export del porto di Genova. - replica la consigliera Lilli Lauro (Cambiamo!) - Una cosa certa è che se non c'è stato troppo dibattito pubblico sulla nuova diga lo si deve al fatto che ne abbiamo avuto fin troppo sulla Gronda. Il cambiamento della politica è prendere delle decisioni. Il porto di Genova è il centro dell'Europa, la diga è un'opera nazionale, mi stupisco che ad alcuni vengano dei dubbi su questo finanziamento".