cronaca

Ancora delle ipotesi di “trasferimento” dalle solite zone, luoghi come la Rotonda di Carignano o Villa Bombrini
2 minuti e 30 secondi di lettura
 Dopo mesi di sostanziale lockdown, con l’estate c’è proprio voglia di trascorrere la notte fuori, senza guardare l’orologio con l’ansia del coprifuoco, senza mascherina nei locali all’aperto e soprattutto tutti insieme con gli amici di sempre. È tornata la movida e da poco più di un mese con essa sono tornate anche le polemiche e le segnalazioni a pioggia dei residenti. Se da una parte sono aumentati gli episodi di violenza e di coma etilico anche tra i giovanissimi, dall’altra è lampante che c’è bisogno per i ragazzi di svagarsi dopo un anno così difficile. E allora si torna a parlare di soluzioni per conciliare vita notturna e le richieste dei cittadini.


Da parte del Comune di Genova c'è la volontà di far sì che dal dopolavoro a mezzanotte i luoghi più frequentati come Corso Italia o il centro storico possano come sempre ospitare "giovani e meno giovani, poi chi vuole continuare a fare 'serata' e non vuole andare a dormire, si sposta nei locali al chiuso con un servizio di sicurezza privata, con un collegamento con le forze dell'ordine, in modo che non si disturbi i cittadini, questo sistema funziona nelle altre parti del mondo e non vedo perché in Italia non possa accadere lo stesso", è il pensiero del presidente leghista del Consiglio comunale di Genova, Federico Bertorello. "Qui ad esempio si suona pochissimo nei locali musica dal vivo, è un peccato per una città con una tradizione e una storia come la nostra".


Ma spuntano ancora delle ipotesi di “trasferimento” dalle solite zone, due luoghi come la Rotonda di Carignano o Villa Bombrini per cui si è votato di fare scelte diverse. A proporlo è l'opposizione, come emerso nella trasmissione politica di Primocanale "Liguria 2021" in onda tutti i lunedì sera alle ore 21. "Il luogo più decentrato è il cortile di Villa Bombrini, un luogo che offre spazi all'aperto e al chiuso, per cui però il consiglio comunale ha votato che diventasse un autoparco, cosa che ancora non si è concretizzata", attacca il consigliere comunale del Pd Alberto Pandolfo. "L'altra zona è quella della Rotonda di Carignano, dove però si è voluto fare un supermercato: la movida è contaminazione, è festa e contatto, oggi dobbiamo però anche conciliarlo con le regole sanitarie".


Anche se il tema trasferimento lascia sempre delle perplessità, poiché la movida è un fenomeno spontaneo che sorge attorno a locali o a luoghi di intrattenimento. A Genova l'offerta è poca, non va ghettizzata, ma ampliata e diversificata, e soprattutto non va confusa con gli episodi di violenza e di violazione delle regole, cose che invece vanno punite. Così si continua a discutere di quali possano essere le migliori soluzioni per un problema che già da prima del Covid scaldava gli animi.