cronaca

"Attivare il prima possibile le somme urgenze"
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Entro la sera di lunedì 25 novembre o al massimo nella mattina di martedì, sarà riaperta al traffico a senso unico alternato la strada provinciale che da Savona porta a Cairo Montenotte, uno dei principali centri industriali della val Bormida con molte aziende che per raggiungere il porto hanno bisogno della viabilità, adesso interrotta a causa di una frana. È l'aggiornamento sui danni provocati dal maltempo in Liguria illustrato dal presidente della Regione Giovanni Toti durante un sopralluogo alla strada provinciale 29 di Cadibona. "L'isolamento della val Bormida sarà così in qualche modo interrotto pur con le difficoltà di un senso unico alternato, che speriamo possa trasformarsi - appena il fronte di frana sarà consolidato - in un doppio senso di marcia", spiega il governatore.

Saranno ancora giorni di disagi per chi deve spostarsi nella provincia di Savona: non c'è solo la chiusura della A6 per il crollo del viadotto. Sono 15 le strade provinciali interrotte da frane e smottamenti. La provincia ha stimato, per la sola viabilità, danni per 18 milioni. Per quanto riguarda la viabilità ordinaria "il presidente della Provincia - dice il governatore Toti - ha già attivato le somme urgenze per intervenire sulle frane e Anas ha assicurato che entro questa settimana tutte le strade di sua competenza saranno riaperte. Contiamo di ripristinare un minimo di normalità entro venerdì". Per quanto riguarda il viadotto sull'autostrada A6, "dai primi sopralluoghi risulterebbe integro il tratto in direzione sud, quello non interessato dal crollo del viadotto: appena installati tutti i sensori e verificata la totale sicurezza, l'autostrada potrà riaprire con un senso unico alternato", ha concluso il governatore Toti.

L'assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone ha spiegato di aver concordato con il Dipartimento nazionale "che per interventi fino 500 mila euro non verranno effettuati sopralluoghi e valutazioni a priori, procedendo direttamente con le verifiche a posteriori. Per cifre superiori, invece, procederemo con le procedure classiche. Abbiamo chiesto di poter procedere con modalità analoghe a quelle adottate per l'emergenza della mareggiata 2018 e per Ponte Morandi, per garantire risposte efficaci e rapide. Chiederemo inoltre - ha concluso - che le risorse siano ripartite su più anni: il ripristino dei danni non basta, serve una progettazione più ampia degli interventi di messa in sicurezza".

"Attivare il prima possibile le somme urgenze per ripristinare la viabilità: bisogna agire subito, senza aspettare le coperture legate allo stato di emergenza che sarà certamente riconosciuto entro pochi giorni. Altrimenti, rischiamo di perdere tempo prezioso". È l'appello lanciato dal Presidente della Regione Giovanni Toti ai sindaci del savonese e, in particolare, della Val Bormida. "Allo stesso modo per gli sfollati sarà riconosciuto il contributo di autonoma sistemazione e, quindi, il mio suggerimento è di provvedere con le evacuazioni subito, qualora ci siano situazioni di potenziale pericolo. Dobbiamo dare alla popolazione la certezza che le istituzioni sono efficaci ed efficienti: di fronte a quanto accaduto e all'imponderabile, come nel caso del viadotto, dobbiamo dare risposte veloci: questo fa bene alla fiducia nelle istituzioni che tutti dobbiamo coltivare. Dobbiamo agire con la generosità di cui siamo capaci".


Toti ricorda che nel savonese "sono caduti 500 millimetri di pioggia in 36 ore, che equivale a un terzo di quello che cade normalmente in un anno. Purtroppo, ci aspettiamo che si possano verificare altri danni nelle prossime ore: e' possibile che il terreno impregnato d'acqua rilasci altre frane e, quindi, la situazione di criticità non è conclusa".